Palazzo Miniscalchi di via San Mamaso è uno splendido esempio di architettura tardo-gotica ascrivibile per le sue parti decorative (portale, due grandi bifore e sedici monofore) alla bottega di quell’Agnolo di Giovanni, attivo in Verona verso il 1480 nelle chiese di San Tommaso Cantuariense e di Sant’Eufemia.
Gli affreschi che ricoprono l’intera facciata sono di un periodo successivo (fine sec. XVI): i registri superiore e centrale si devono a Michelangelo Aliprandi, un imitatore del Veronese, mentre il fregio continuo del registro inferiore si deve a Tullio India il Vecchio.
Palazzo Miniscalchi-Erizzo, collegato con il precedente, ma prospettante su via Garibaldi, è invece un edificio classicheggiante risalente all’ultimo quarto del sec. XIX. Fino al marzo 1977 dimora della famiglia Miniscalchi.
Dopo lunghi e costosi restauri, dal 1990 all’interno del complesso edilizio fu inaugurato il Museo Miniscalchi-Erizzo dell’omonima Fondazione, ente morale di diritto privato, che tramanda il nome del casato.