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Colli Piacentini: cosa vedere

Bobbio

AI piedi del Monte Penice, sulla sponda sinistra del fiume Bobbio, si trova il centro più importante della Val Trebbia, la cui vicinanza alla Liguria determina un clima influenzato dai benefici influssi del mare e che attrae numerosi turisti che desiderano approfittare del fiume balneabile, sia degli amanti dello sci che sul Monte penice trovano ampie possibilità di piste innevate.  Bobbio è stata una delle principali sedi della cultura religiosa in Italia e centro cosmopolita di arte, cultura e scienza. Strettamente connessa alla storia del borgo è l'Abbazia di San Colombano, fondata nel 614, e che nell'Alto Medioevo rappresentò una delle principali sedi della cultura religiosa medioevale in Italia, grazie anche al famoso scriptorium e a una celebre biblioteca. L’Abbazia ospita una biblioteca con preziosi reperti dall’età cristiana fino al XVI e conserva nella sua cripta il sarcofago del santo e uno splendido mosaico pavimentale. Oggi il paesino conserva intatto il sapore medievale di un tempo: vie strette, case in sasso e palazzi signorili. Passeggiando per il borgo è d’obbligo attraversare l’originale Ponte Gobbo, uno dei simboli del borgo, un antico ponte dal profilo irregolare lungo 273 metri, legato alla leggenda di San Colombano nel suo scontro con Satana.
Interessante il Museo della Città dove sono state allestite postazioni audiovisive multimediali per avere un’idea della vita monastica e dell’arte amanuense e la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Nei dintorni di Bobbio, nella località di San Salvatore, è possibile visitare Brugnello, antico abitato di case in sasso con la piccola chiesa e sullo sfondo scorci paesaggistici affascinanti. A pochi chilometri si trova anche il Parco Archeologico Villaggio Neolitico dove si possono visitare alcune strutture preistoriche ritrovate durante gli scavi archeologici iniziati nel 1995. 
  • Indirizzo: Bobbio (PC)

Rocca di Castell’Arquato

Il borgo di Castell’Arquato ha il fascino dei paesi piccoli, la cui bellezza si concentra in poche vie, ricche di monumenti, chiese, palazzi, musei che racchiudono al loro interno capolavori di pregio. Arte, archeologia, storia, cultura, nessun aspetto resterò deluso: una breve passeggiata attraverso il borgo consente di ammirare l'imponente Torrione Farnesiano, il Palazzo del Duca con l'omonima fontana, e di rimanere incantati davanti alla maestosità della Rocca Viscontea costruita nel 1342.  In alto, sulla collina la Piazza Monumentale accoglie i visitatori e gli edifici che vi si affacciano rappresentano i tre poteri del medioevo: il potere religioso (la Collegiata), il potere militare (la Rocca), il potere politico (il Palazzo del Podestà).   
Nel territorio di Castell’Arquato, Per una giornata da dedicare al benessere, tappa consigliata è il grande parco termale di Bacedasco Alto in cui si trova anche il complesso sportivo del “Golf Club Castell’Arquato", prezioso patrimonio architettonico e storico.
  • Indirizzo: Piazza Municipio 1 - Castell'Arquato (PC)
  • Telefono: (+39) 0523 803215
  • Sito web: http://www.castellarquatoturismo.it/m...
  • Orari di apertura: Dalle 10:00 alle 17:00 di sabato, domenica e festivi. 10:00–12:00 e 14:00–16:00 (chiuso lunedì) da lunedì a venerdì con visita accompagnata nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio. 10:00-13:00 e 15:00-18:00 da martedì a venerdì, 10:00-13:00 e 14:00 alle 18:30 sabato, domenica e festivi nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre (aperto per individuali anche il lunedì). 10:00-13:00 e 14:00-18:30 sabato, domenica e festivi, apertura con visita accompagnata a cadenza oraria nei giorni feriali dei mesi di luglio e agosto.  A luglio e agosto aperto tutti i sabati sera dalle 21.00 alle 23.00.
  • Prezzo: 4 euro. Ridotto (gruppi minimo 20 pax, ragazzi 6-12 anni, over 65): 3 euro; bambini sotto i 6 anni: gratuito. Cumulativo (Rocca + Geologico) intero 6 euro; ridotto: 4,50 euro (per gruppi minimo 20 persone, ragazzi 6-12 anni, over 65).

Castello di Vigoleno

Il borgo fortificato di Vigoleno è uno dei monumenti storici più importanti dell’intera Provincia di Piacenza e sorge su uno sperone tra la valle dell'Ongina e quella dello Stirone. Le sue forme eleganti e la struttura perfettamente conservata ne fanno un prezioso patrimonio architettonico e storico. Le mura merlate circondano il borgo e tutt’intorno corre il camminamento di ronda dal quale si gode una vista meravigliosa su tutta la valle. Al borgo si accede attraverso un "rivellino": una fortificazione di forma allungata che serviva a proteggere l’ingresso principale e a facilitare le uscite. Sul paese domina il mastio quadrangolare, del XII secolo, con le sue feritoie, i beccatelli e i merli ghibellini. Nella torre sono conservati documenti e fotografie sul borgo di Vigoleno e sulla sua architettura. Percorrendo il camminamento di ronda si raggiunge la seconda torre del borgo, dove si trova l’ala residenziale del complesso fortificato. Superate le fortificazioni dell’ingresso del borgo si arriva alla piazza, sulla quale si affaccia l’oratorio della Madonna delle Grazie. Verso le mura orientali si trova la Pieve di San Giorgio, fondata nel secolo XII, che costituisce uno degli esempi di architettura romanica sacra più importanti della zona, con impianto a tre navate e torre campanaria quadrangolare. Sulla lunetta posta sopra il portale d’ingresso, è scolpita la figura di S.Giorgio che uccide il drago, che risale probabilmente al Duecento. L’interno conserva ancora le originarie e poderose colonne in pietra e capitelli scolpiti che hanno uno stile romanico più "provinciale" in confronto allo stile portale e dell’abside con l’affresco che raffigura nuovamente S. Giorgio che uccide il drago, opera di un maestro locale del secolo XV. In piazza si erge in tutta la sua bellezza la fontana cinquecentesca e vi si affaccia la chiesa romanica di San Giorgio. Il borgo è stato insignito della Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano che attesta il marchio di qualità turistico ambientale per l’entroterra. 
Da notare la curiosa etimologia del nome: il nome Vigoleno deriva dalla forma latina Victus Lyaeci, che significa letteralmente luogo consacrato a Bacco proprio per la bontà dei vini del territorio che era possibile assaggiare dimorando presso questo castello già dalle origini della sua fondazione.
  • Indirizzo: Piazza IV Novembre 2 - Vigoleno (PC)
  • Telefono: (+39) 0523 891225
  • Sito web: http://www.castellidelducato.it/caste...
  • Orari di apertura: Gennaio e febbraio: sabato 14.30-17, festivi 11-12.30 e 14.30-17; marzo: sabato 14.30-18, festivi 11-12.30 e 14.30-18; da aprile a giugno: feriali 15-17.30, sabato 14.30-18, festivi 11-12.30 e 14.30-18; luglio e agosto: feriali 15-17.30, sabato 14.30-18.30, festivi 11-12.30 e 14.30-18.30; settembre e ottobre: feriali 15-17.30, sabato 14.30-18, festivi 11-12.30 e 14.30-18; novembre e dicembre: sabato 14.30-17, festivi 11-12.30 e 14.30-17.
  • Prezzo: 3 euro. Il biglietto include la visita al Mastio. Visite guidate: 6 € (visita guidata Mastio, Borgo, Chiesa Romanica); 8 € (visita guidata Mastio, Borgo, Piano Nobile del Castello, Chiesa Romanica). Bambini dai 6 ai 11 anni: sconto 1 euro per singola visita al Mastio.
  • Note: Si possono prenotare visite guidate e nel mese di agosto si tengono visite guidate notturne. La torre sud del castello è disponibile come location per la celebrazione di matrimoni con rito civile.

Castello di Rivalta

Il castello di Rivalta domina la valle e il fiume Trebbia che, allargandosi nella pianura, corre sotto le sue mura imponenti. Dall’alto del camminamento di ronda lo sguardo spazia sulle dolci colline e le distese di prati. Del castello si hanno testimonianze scritte a partire dal 1025 ed è a partire dal primo decennio del XIV secolo che divenne proprietà della famiglia Landi e lo è tuttora. Fu trasformato in sontuosa residenza tra il XV e il XVIII secolo aggiungendo la torre, il salone d'onore, lungo 25 metri, lo scalone e l'elegante cortile porticato. Gli affreschi del XVIII sec ad opera di Paolo Borroni di Voghera e da Filippo Comerio di Paolo Borroni di Voghera e da Filippo Comerio decorano le pareti dei saloni. Saccheggiato e assediato nelle varie epoche da spagnoli, tedeschi e francesi, il complesso è riuscito a sopravvivere alla storia e si mostra ai visitatori in tutta la sua maestosità. Il borgo di Rivalta è un complesso fortificato composto da botteghe, abitazioni, dalla Chiesa di San Martino, di origine quattrocentesca con soffitto a capriate, decorazioni in cotto, arricchita da tele del pittore seicentesco Ferrante di Bologna, dal vasto parco di struttura settecentesca ombreggiato da alberi secolari. La parte antica della residenza, con l’alto dongione d'ingresso, di pianta quadrata e fatto di mattoni, mostra i segni dei colpi di artiglieria subiti nei molti attacchi. La cinta muraria racchiude un cortile circondato da un doppio ordine di logge.
In un angolo si distingue una torre cilindrica dalla caratteristica struttura così originale e diversa dalle altre torri che si trovano nei castelli del piacentino. Al castello vengono organizzati numerosi eventi e coinvolgenti attività e serate a tema per adulti e bambini. 
  • Indirizzo: Località Borgo di Rivalta 7 - Gazzola (PC)
  • Telefono: (+39) 0523 978104
  • Sito web: http://www.castellodirivalta.it
  • Orari di apertura: Nel mese di febbraio festivi visite alle 15.30 e 17.00*; da marzo a luglio sabato alle 11, 15.20, 16.40 e 18.00*; festivi 10.30, 12*, 15.20, 16.40, 18*; agosto da mercoledì a venerdì visita unica alle 16.30, sabato alle 11, 15.20, 16.40, 18*; festivi 10.30, 12*, 15.20, 16.40, 18*; settembre, ottobre e novembre sabato ore 11, 15.20, 16.40 e 18*, festivi 10.30, 12*, 15.20, 16.40 e 18*; *(feriali solo con prenotazione).
  • Prezzo: 9 euro. Gruppi (minimo 20 persone): 8€; scuole elementari e materne: 7€; medie e superiori: 8€. Bambini: dai 6 ai 12 anni 6€. Museo delle Cere: 5€.
  • Note: Il borgo ospita abitazioni private, ristoranti e taverne. Interessanti da visitare il Museo Permanente del Costume Militare e il Museo Parrocchiale.

Rocca d’Olgisio

Arroccata su uno sperone roccioso al limitare tra la val Tidone e la val Chiarone nel comune di Pianello Val Tidone, in provincia di Piacenza. Durante i primi secoli della sua esistenza, questo complesso fortificato vide l’avvicendarsi di vari proprietari fino a quando Galeazzo Visconti non cedette rocca e feudo a Jacopo Dal Verme, famoso capitano di ventura di origine veronese. La famiglia Dal Verme ne mantenne la proprietà fino al XIX secolo quando le subentrò la famiglia Bengalli. La rocca, orgogliosa sede dei partigiani della zona di Piacenza, fu per questo colpita duramente dagli attacchi di artiglieria dei tedeschi. Sul portone di ingresso si trova scolpito il motto Arx impavida (fortezza impavida ovvero fortezza che non ha paura di nulla). All'interno si trova il cortile con il pozzo, di cui si raccontano leggende di passaggi segreti e vie di fuga, l'oratorio, la torre della campana, il mastio con saloni affrescati e un loggiato di vedetta di epoca cinquecentesca.
  • Indirizzo: Località Pianello Val Tidone (PC)
  • Telefono: (+39) 0523 998075
  • Sito web: http://www.roccadolgisio.it
  • Orari di apertura: Da aprile a ottobre sabato e prefestivi visite ore 15 e 16; festivi 9.30-11.45* e 14.30-17.45*(* inizio ultima visita). Feriali con prenotazione per gruppi. Visite guidate.
  • Prezzo: 7 euro. Gruppi: (minimo 15 persone) 6 €. Scolaresche: 6 €. Bambini: da 6 a 14 anni 6 €.