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Cinque Terre
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Cinque Terre: cosa vedere

Monterosso

Il borgo più esteso e popolato delle Cinque Terre, Monterosso, ha la fortuna di essere ubicato su un litorale particolarmente favorevole all’insediamento di marinai e agricoltori perché meno aspro rispetto a quello degli altri quattro paesi. 
Oltre al mare trasparente e ai colori brillanti degli edifici del porticciolo, agli occhi del visitatore spicca, innanzitutto, l’enorme statua in ferro e cemento, chiamata il Gigante, che si erge al di sopra della lunga spiaggia e sorregge il terrazzo “a ostrica” di una villa dall’aspetto singolare: interamente costruita dentro e sopra la roccia, la casa apparteneva a Giovanni Pastine, un ligure che aveva fatto fortuna in Argentina e, al suo ritorno, si era deciso a costruire una villa maestosa dal panorama strepitoso. Dalla dimora dei Pastine, personaggi citati anche nei versi di Montale, si diparte un sentiero che porta a Punta Mesco, l’estremità settentrionale del Parco Nazionale. La passeggiata che conduce da Monterosso a Levanto è proprio quella che coinvolge questo tratto, così suggestivo e disseminato di piante mediterranee. Sulle pendici di Punta Mesco sorgeva un tempo la chiesa di Sant’Antonio, della quale, ancora oggi, si possono vedere i ruderi.
Nel cuore di Monterosso sorge, inoltre, l’incantevole Chiesa di San Francesco, complesso costituito dalla basilica e dal convento dei cappuccini e caratterizzato dalla tipica facciata a strisce alternate bianche e grigie. L’edificio, risalente al 1600, presenta al suo interno opere scultoree e pittoriche, tra le quali spicca la tela della Crocifissione attribuita, da alcuni, al celebre pittore Antoon van Dyck. Molto bella è anche la passeggiata che occorre percorrere per raggiungere la chiesa: la salita San Cristoforo è infatti un sentiero panoramico dal quale si può ammirare lo spettacolo del mare, magari quando il sole sta per tramontare. 
Uno dei simboli del paese è certamente la Torre Aurora, parte di uno dei baluardi difensivi della città in epoca medievale, costruita per l’avvistamento di navi nemiche e di pirati. La torre è oggi proprietà privata, pertanto non è possibile entrare al suo interno, ma rimane una delle costruzioni più affascinanti che si possano scorgere dal mare o dalla spiaggia.
A Monterosso si può arrivare anche attraverso il sentiero azzurro, la suggestiva passeggiata che abbraccia i paesi delle Cinque Terre.

Vernazza

Il piccolo borgo di Vernazza stupisce per i suoi terrazzamenti a strapiombo sul mare e per la torre cilindrica che spicca sul suo imponente castello, anch’esso a ridosso delle acque marine. Il Castello Doria, risalente al 1080, è uno degli edifici più importanti del luogo: esso sorge sul basamento quadrangolare di Belforte e, nonostante siano state apportate diverse modifiche nel tempo, conserva le caratteristiche architettoniche dell’antico baluardo difensivo. Vale una visita anche la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, costruita sul mare intorno ai primi decenni del XII secolo secondo alcuni, del XI secondo altri. L’edificio presenta una struttura a tre navate e una torre ottagonale che poggia sui quattro pilastri del presbiterio: anche se la facciata medievale originaria è andata distrutta, in seguito agli ampliamenti subiti dall’edificio, si può ancora apprezzare la pietra nera con cui la chiesa fu costruita e, al suo interno, opere del Seicento e un antico crocifisso ligneo. 
Un modo suggestivo per visitare Vernazza senza rinunciare alle bellezze naturalistiche del paesaggio è sicuramente quello di percorrere il sentiero che collega il borgo al paese di Corniglia. Questa strada fa parte del sentiero azzurro del Parco Naturale Cinque Terre ed è percorribile pagando un ticket giornaliero o se si è in possesso della Cinque Terre Card.

Corniglia

Il piccolo centro di Corniglia, frazione del comune di Vernazza, è situato al centro delle Cinque Terre ed è accessibile esclusivamente attraverso la lunga Scala Lardarina o la strada che parte dalla stazione ferroviaria. Uno dei monumenti più belli del borgo è la Chiesa di San Pietro, un edificio risalente al 1334 costruito in tipico stile gotico ligure: al suo interno si notano la struttura a tre navate e il fonte battesimale del XII secolo; sulla facciata spicca un rosone traforato.
Piazzetta Ciapara è uno dei luoghi di Corniglia da non perdere, anche perché è il punto da cui parte il carruggio che approda alla piazza principale del paese, Largo Taragio. Da qui, infine, si raggiunge l’Oratorio di Santa Caterina. Percorrendo la strada alle spalle della chiesa, scarpinando si arriva in una piazzetta dalla quale è possibile avvistare la torre, l’unica rovina delle antiche fortificazioni genovesi ancora in piedi: da lassù si può godere di un bel panorama sul mare, riuscendo a scorgere anche Manarola. Marina di Corniglia, piccolo porticciolo ad uso esclusivo delle imbarcazioni dei residenti, è accessibile proprio grazie alla scalinata che la collega a Largo Taragio.
La bellissima spiaggia di Gùvano, dedicata ai nudisti, è situata invece al di sotto del muraglione della ferrovia ed è raggiungibile anche dalla galleria della stazione ferroviaria ormai in disuso.

Manarola

Palazzine variopinte a ridosso del mare e bellezza da cartolina: così si presenta Manarola, un borgo particolarmente ricco di case torri in stile genovese affacciate sulla via Discovolo, la strada principale del paese. Da Manarola parte inoltre la Via dell’Amore, la parte più facile e conosciuta del sentiero azzurro, che collega il borgo al comune di Riomaggiore. La passeggiata è completamente agevole, inoltre offre una vista sul mare emozionante. 
Uno degli edifici storici di Manarola è la Chiesa di San Lorenzo: sorta nel 1338, la basilica presenta sulla facciata il tipico rosone in marmo traforato e, internamente, un trittico che ritrae la Madonna con il bambino, San Lorenzo e Santa Caterina.
Procedendo verso Volastra, località collinare di Manarola, si arriva al Santuario di Nostra Signora della Salute: l’edificio è a navata unica e presenta forme romaniche. All’esterno, la facciata è caratterizzata da una bifora gotica che sovrasta il portale ogivale in arenaria.

Riomaggiore

Il territorio di Riomaggiore si estende verticalmente sulle colline, dove le case colorate sono costruite le une sulle altre e si alternano a piccoli vicoli e scale. 
Il Castello di Riomaggiore, uno dei monumenti più belli del luogo, viene chiamato comunemente “Castellazzo di Cerricò”: si tratta di una fortificazione posta sul colle Cerricò (da cui il nome)  caratterizzata da una cinta muraria quadrangolare con due larghe torri circolari. Il castello è oggi sede dell’amministrazione comunale, ma in alcune delle sue sale vengono organizzati anche eventi e convegni.
Una delle basiliche più belle di Riomaggiore è la Chiesa di San Giovanni Battista, un edificio risalente al 1340 rimaneggiato negli anni Settanta dell’Ottocento a causa di un crollo. Sulla facciata spicca il rosone traforato in marmo bianco di Carrara, elemento trecentesco che contrasta con lo stile neogotico della chiesa. All’interno, si trovano opere d’arte di grande spessore ben conservate.
Anche la Torre Guardiola merita una visita: il complesso, un tempo fortificazione della Regia Marina, è oggi un formidabile parco naturalistico. Nella zona, conosciuta anche come Batteria, è stato effettuato un recupero degli spazi in modo da allestire sale studio e strutture moderne e funzionali: non solo è possibile consultare testi su specie animali e vegetali del territorio o appassionarsi alla storia che ha interessato Riomaggiore, ma si può sostare presso la saletta ristoro, con vista sul mare, per fare una pausa piacevole. Si può accedere al percorso di Torre Guardiola partendo dall’abitato di Riomaggiore, percorrendo il sentiero che parte dalla marina. In alternativa si può imboccare la strada di Riomaggiore che, salendo, conduce alla Litoranea. Il sentiero che dalla marina sale alla Batteria è molto interessante dal punto di vista botanico ed è infatti disseminato di cartelli che indicano il tipo di flora presente nel tratto, percorribile in 20 minuti. Il percorso, tuttavia, in alcuni punti è abbastanza ripido, pertanto si consiglia ai meno esperti il sentiero che raggiunge la Batteria dall’accesso principale. Il centro di Torre Guardiola è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.30 in inverno e dalle 10.00 alle 18.00 in estate; l’accesso è gratuito.
Chiunque voglia ammirare il panorama dalle alture di Riomaggiore è invitato a percorrere la Via dell’Amore, un sentiero che arriva fino a Manarola e che costituisce il tratto di percorrenza più facile del più lungo sentiero azzurro. Da qui la vista sul mare è davvero incantevole e, se la stagione lo consente, si può scendere attraverso una delle scalette del percorso e fare un bagno nel mare blu delle Cinque Terre.