L’isola della dolce vita

L’isola di Capri è famosa in tutto il mondo: il blu del mare che la circonda, il profumo intenso della natura e dei frutti che crescono copiosamente dalla sua terra hanno fatto breccia nel cuore dei visitatori di ieri e di oggi. Il fascino della “perla del mediterraneo” risiede nel suo scenario meraviglioso, ricco di scorci sul mare e di vegetazione. Pur condividendo con Ischia e Procida, isole ad essa vicine, una posizione invidiabile e un mare strepitoso, Capri conserva una sua identità che la rende unica.

Costituita da due comuni, Capri e Anacapri, rispettivamente parte alta e parte bassa, l’isola è provvista di una zona portuale che prende il nome di Marina Grande: le abitazioni colorate dei pescatori, in tipico stile isolano, offrono agli occhi uno spettacolo incantevole.

Terra di antichissime origini, l’isola di Capri ha alle spalle un lungo passato di dominazioni: quando l’egemonia dei Greci fu contrastata da quella dei Romani, Augusto la sciolse dalle dipendenze di Napoli, facendone suo dominio personale (al contrario della vicina Ischia). Il successore di Augusto, Tiberio ne fece la sua dimora e, grazie al suo intervento, si popolò di ville imperiali come Villa Jovis, della quale oggi è possibile ammirare le rovine. Durante il Medioevo, Capri subì diverse dominazioni che ne modificarono in parte l’aspetto: il dominio spagnolo ebbe inizio a partire dal 1496 e fu seguito da saccheggi e distruzione per mano dei pirati e delle flotte corsare del Barbarossa. Dopo un breve periodo di sottomissione all’Inghilterra, l’isola venne conquistata dai francesi e rimase di loro pertinenza fino alla fine dell’impero napoleonico. La rinascita di Capri ebbe inizio durante il Romanticismo: considerata tappa fondamentale del Grand Tour, il viaggio dei giovani aristocratici che volevano arricchire la propria cultura e completare la propria formazione, l’isola vide approdare un gran numero di intellettuali, provenienti da ogni parte d’Europa, i quali rimanevano ammaliati dalla natura e dalla grande bellezza del posto. Nei primi anni del secolo scorso, Capri ha ospitato gli esuli russi, allontanatisi dalla terra natìa dopo il conflitto col Giappone del 1905, ed è divenuta un centro politico-letterario di rilievo. Tra i personaggi che hanno vissuto e frequentato l’isola, spiccano le personalità di Maxim Gorkij e Vladimir Lenin, ma molti altri personaggi illustri, soprattutto scrittori e poeti, sono stati attirati da questo gioiello in mezzo al mare: Curzio Malaparte, Pablo Neruda e Thomas Mann non sono che alcuni esempi di un lungo elenco.

Molti sono stati anche i registi che hanno scelto di ambientare i propri film nella cornice suggestiva dell’isola. Il maestro Jean-Luc Godard, in particolare, vi ha girato una pellicola poi diventata un classico del cinema: si tratta di Le Mépris (1963, Il disprezzo), la cui storia è tratta dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Gli interpreti del film erano Brigitte Bardot e Michel Piccoli, alcuni cioè tra gli attori più in vista di quegli anni. Una parte dell’opera è ambientata in una villa, la celebre villa Malaparte, residenza in cui hanno avuto luogo le riprese di un altro film, La pelle (1981), con Marcello Mastroianni nei panni dello scrittore Curzio Malaparte: il film è tratto dall’opera omonima di Malaparte, personalità controversa che visse le due guerre mondiali e ne raccontò gli orrori attraverso i suoi scritti, rappresentandola in tutta la sua durezza.

Oltre a ruderi storici e a bellissimi sentieri, Capri offre spiagge di grande attrattiva, alcune delle quali possono essere raggiunte soltanto in barca. Da non perdere è poi la gita nella grotta azzurra, caratterizzata da un particolare gioco di luci e di riflessi che rendono l’acqua di un blu inconfondibile.

Tra le festività celebrate sull’isola, si ricorda la festa del santo patrono di Capri, San Costanzo, che si celebra il 14 maggio, e quella del patrono di Anacapri, dedicata a Sant’Antonio, che ha luogo il 13 giugno: durante queste due giornate le strade dell’isola sono animate da processioni, musica e giostre.