La chiesa di San Zeno in Oratorio, conosciuta anche come chiesa di San Zenetto, è situata vicino a Castelvecchio. Si tratta di una piccola chiesa romanica, distrutta dal terremoto del 1117, poi ricostruita ed ampliata nel corso del XIV secolo.
Secondo la tradizione, venne costruita sul luogo in cui San Zeno, Vescovo di Verona nel IV secolo e patrono della città, si recava a pescare : qui infatti rimane la pietra sulla quale il Santo sedeva.
Le testimonianze archeologiche d’età romana rinvenute nell'area di San Zeno in Oratorio sono molteplici e famose.
In età scaligera l’area venne riqualificata da Cangrande e nel 1336 San Zenetto è compresa nell'elenco delle chiese parrocchiali cittadine.
Nei secoli successivi, la vita religiosa della comunità che le si stringeva attorno proseguì serena, così come le vicende materiali della chiesetta: San Zeno in Oratorio si arricchì di numerose opere d'arte, anche se fu ancora costretta a subire qualche danno a causa delle irruenti acque dell'Adige.
Purtroppo, come accadde per molte chiese veronesi, anche San Zenetto fu colpita dal decreto di soppressione emanato durante la dominazione francese. Il suo territorio passò così sotto il controllo di San Zeno Maggiore, mentre la chiesa fu spogliata di tutte le opere e gli arredi che custodiva. Rimase chiusa dal 1807 al 1816 quando, per espressa volontà del Vescovo, fu riaperta come rettoria della parrocchia di San Zeno.
Dopo la traumatica esperienza della spoliazione, la chiesa abbisognava di consistenti restauri, ai quali si dedicarono con impegno e passione i suoi rettori. Nel corso del secolo, per "riabbellire" San Zenetto si ricorse anche al recupero di dipinti, sculture, elementi architettonici provenienti da chiese abbattute o definitivamente demaniate, con il risultato di snaturare piuttosto sensibilmente l'aspetto originario della chiesetta.
San Zenetto fu nuovamente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, ma peggio andò nel 1957, quando la navata destra della chiesa crollò, distruggendo così interessanti porzioni d'affresco di età tardomedievale, una delle quali raffigurante san Francesco.
Ciò nonostante ancora oggi la chiesa, a tre navate, conserva al suo interno tracce di affreschi di pregio: in particolare, sovrasta il portale d'ingresso una Crocifissione databile al XIV secolo. Per quanto riguarda le altre espressioni artistiche, notevole è la statua policroma raffigurante san Zeno: posta in una nicchia al centro del coro, essa viene fatta risalire al XIV secolo, ed è forse opera del celebre scultore Rigino di Enrico.
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