La Biblioteca Civica è il più ricco istituto bibliotecario veronese ed anche il più illustre, dopo la Capitolare: essa conserva ben 700mila volumi e opuscoli a stampa, 8.000 cinquecentine, 3.500 manoscritti e 1.200 incunaboli, oltre a 50mila tra fotografie, stampe, incisioni, bandi, carte geografiche, mappe e disegni architettonici.
Fu istituita nel 1792 per volere del Consiglio Municipale e fu la Sala di Teologia ad essere designata come la prima sede fisica della Civica. Aperta al pubblico nel 1802, si espanse successivamente nelle grandi sale che erano appartenute alla Chiesa di San Sebastiano e al Collegio dei Gesuiti.
La sua crescita venne bruscamente interrotta nel gennaio del 1945, quando un bombardamento aereo distrusse l'ala situata nell'ex Chiesa. La biblioteca riaprì nel dopoguerra utilizzando gli ambienti dell'antico convento, mentre sull'adiacente area bombardata venne realizzato, dall'architetto Pierluigi Nervi, un edificio destinato ad accogliere il nuovo magazzino librario e la sala convegni.
A partire dal febbraio del 2005 la Biblioteca Civica è stata oggetto di una importante ristrutturazione, che si è conclusa nel settembre 2011: oltre agli spazi restaurati, la Biblioteca ora può contare su un nuovo ingresso completamente vetrato.
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