È sicuramente la parte più affascinante della città, quella di maggiore impatto visivo e che più emoziona chi arriva per la prima volta a Trieste. La sua maestosità, la sua ampiezza (è la piazza sul mare più grande del mondo), la sua apertura sul mare ne fa quasi un teatro. È il cuore della città anche dal punto di vista amministrativo, dato che ospita il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Governo. Qui si sono svolti eventi importanti della storia della città e non solo: nel 1914, il corpo dell’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero d’Austria assassinato a Sarajevo, episodio che fece scoppiare il primo conflitto mondiale, e il corpo della moglie, furono trasportati da qui, attraverso una immensa folla silenziosa, al treno per Vienna. Un silenzio che lasciava presagire la fine di un’epoca. Nel novembre del 1918, gli abitanti di una città esausta e affamata, videro i primi soldati sbarcare dall'Audace. Nell’ottobre del 1954 un’altra grande folla diede nuovamente il benvenuto alle truppe italiane, inizio di un periodo di stabilità, con nove anni di ritardo rispetto al resto dell’Europa. L’attuale aspetto della piazza risale al 1870, quando venne terminata la demolizione degli edifici che creavano una strozzatura nella direzione di Piazza della Borsa (per esempio la chiesa di San Pietro) e quelli che bloccavano l’accesso al mare (il vecchio teatro, le prigioni e la locanda dove fu ucciso l’archeologo Winckelmann). Fino al 1920, comunque, la vista sul mare rimase coperta da diversi alberi che riempivano la piazza. Nel fervore del patriottismo che seguì l’annessione all’Italia, questi alberi vennero rasi al suolo, anche per rendere più semplice la strada per le parate militari. Nel 1930 sono stati posti nella piazza due pennoni sovrastati da alabarde. Nel 2001 sono state aggiunte delle luci blu nella pavimentazione della piazza, per rimarcare il legame con il mare.
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