La casa Bartoli (costruita in piazza della Borsa dal 1906) ci mostra un Fabiani attento (forse per desiderio della commissione edilizia) agli effetti più decorativi del Liberty: effetti che tuttavia egli non ricerca in modo meccanico, ma risolve esteticamente ricorrendo alla bella ornamentazione a cascata di foglie fra finestra e finestra ed all’elegante sviluppo dei balconi in facciata. Questa, peraltro, è l’unica concessione al gusto decorativo del Liberty da lui fatta, perché nella calibratissima sistemazione dello spazio interno e nella disposizione del tipo a ” grandi magazzini” realizzata nei piani inferiori, rivela chiaramente che l’indirizzo da lui seguito è lo stesso, improntato a concetti funzionalistici, della casa Portois e Fix di Vienna. Oltre a ciò, nella singolare disposizione asimmetrica di porte e finestre al pianterreno e all’ammezzato della facciata postica, dimostra un interesse per le soluzioni proposte dall’architettura giapponese che è singolare riflesso delle più avanguardistiche teorie architettoniche del tempo.
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