Il complesso archeologico, che si sviluppa dall'età romana al Medioevo, venne scoperto nel 1989 durante lavori di arredo urbano.
Lo scavo, condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna in collaborazione con i Musei Comunali di Rimini, ha messo in luce una domus della seconda metà del II sec. d.C., edificata in un'area già abitata dall'età repubblicana, non lontano dal porto di Ariminum.
Prestigiosi mosaici e vivaci affreschi descrivono una residenza ad uso privato e professionale. Fra gli ambienti di rappresentanza risalta il triclinium ornato da un mosaico con grande vaso e, alle pareti, da affreschi e da un raffinato pannello in vetro che raffigura pesci su fondo marino.
Nella stanza dall'elegante mosaico con Orfeo è stato rinvenuto un ricchissimo corredo chirurgico insieme a mortai per la preparazione di farmaci, inerenti all'attività medica del proprietario.
La domus, articolata su due piani, fu distrutta da un incendio nella seconda metà del III sec., sotto l'incalzare delle prime orde barbariche.
Fra il V e il VI secolo, sui ruderi della parte anteriore, crebbe una residenza con mosaici a motivi geometrici. La tecnica di riscaldamento di alcuni vani denota il prestigio del palazzo, soggetto a graduale distruzione, fino all'inserimento, sulle sue rovine, di sepolture.
Nel VII sec. la zona fu occupata da un edificio "povero" nelle tecniche costruttive, che, ancora nell'altomedioevo, lasciò campo ad uno spazio aperto.
Dal 2007 è aperta al pubblico una piccola Pompei riemersa dal buio dei secoli nel cuore storico di Rimini.
Alla fine degli anni '80, in occasione di lavori di arredo urbano della centrale piazza Ferrari, è stato scoperto un sito archeologico di straordinaria importanza, con testimonianze dall'età romana al Medioevo. Nell'area, a ridosso delle mura di Ariminum, non lontano dall'antico porto, sorgeva la "domus del chirurgo", cosiddetta dalla professione dell'ultimo proprietario, un medico di cultura greca. Distrutta per un incendio intorno alla metà del III secolo, la domus ha rivelato, fra le macerie del crollo, strutture, mosaici, intonaci, arredi e suppellettili che offrono una "fotografia" eccezionale della vita nella Rimini antica. Proprio in questo ambiente è stato scoperto un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco al mondo giunto dall'antichità.
Dopo aver terminati i lavori di posizionamento di una copertura in vetro e acciaio sulla Domus romana al fine di salvaguardarne la conservazione e permetterne la visita, questa eccezionale scoperta è ora aperta al pubblico.
La visita dell'area di scavo si integra con quella della Sezione Archeologica nel vicino Museo della Città (via Tonini 1), ove l'esposizione dei materiali, preceduta da una ricostruzione della taberna medica, documenta momenti della vita professionale e privata.
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