Situato al piano terra del Palazzo Agostini, il Caffè dell'Ussero è un locale storico del Settecento.
Il caffè - conosciuto nell'Ottocento anche come "Caffè delle Stanze" per il collegamento al piano superiore con il circolo delle Stanze Civiche (fondato nel 1818) e Caffè dell'Unione - ospitò le riunioni del primo Congresso Italiano degli Scienziati nel 1839 ed ha le pareti coperte di ricordi dei suoi illustri frequentatori: Filippo Mazzei (l'italiano che suggerì uno degli emendamenti della costituzione americana: la ricerca della felicità), Francesco Domenico Guerrazzi, Antonio Guadagnoli, Giuseppe Giusti (che lo rese famoso nelle sue Memorie di Pisa), Renato Fucini, Enrico Panzacchi, Giosuè Carducci (primo italiano vincitore di un Premio Nobel), Cesare Abba, Giuseppe Montanelli, Alessandro D'Ancona (primo direttore del quotidiano La Nazione), Bino Sanminiatelli e molti altri personaggi quali Paolo Mascagni, Charles Didier (che vi ambientò il suo romanzo Chavornay), Giovanni Battista Niccolini, Pietro Bastogi, Carlo Bombrini, Pietro Gori, Enrico Ferri, Giovanni Gentile, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Lipparini, Luigi Puccianti, Titta Ruffo, Curzio Malaparte, Ezra Pound, Giovanni Gronchi, Mario Tobino, Mario Praz, Giovanni Spadolini, Enzo Carli, Indro Montanelli, Tiziano Terzani, Renata Tebaldi, Luigi Comencini, Arnoldo Foà, Carlo Azeglio Ciampi, Antonio Tabucchi, Romano Battaglia.
Il nome del caffè, riportato già in un contratto di affitto del 1799, deriva da "ussero", variante toscana e letteraria di "ussaro" (cioè militare facente parte di un'unità di cavalleria leggera).
Requisito dalle Forze Armate Americane nel 1944, il locale venne riaperto come caffè-tabaccheria nel 1945 con il nome di "Usserino" nei locali adiacenti al vicolo del Tidi. Il caffè fu restaurato e riaperto negli attuali locali nel 1959 con la fondazione, il 9 settembre dello stesso anno, del Sodalizio Culturale dell'Ussero.
Sei del posto? Cosa ne pensi di Caffè dell'Ussero?
Loggati per suggerirlo!