Annessa all’omonimo convento, fu edificata intorno alla metà del XIII secolo, in sostituzione dell’antica cappella di Santa Susanna, che ha dato il nome all’intero rione. Ha subito numerosi crolli e rifacimenti, perdendo il campanile medievale e quello barocco, a causa di secolari cedimenti di questo versante del colle. La facciata fu ricostruita nel 1929 seguendo il disegno del gonfalone di San Bernardo (1464) di Benedetto Bonfigli, secondo il gusto cosmatesco a losanghe e tarsie con pietra bianca e rosa. La chiesa conservava i sepolcri delle maggiori famiglie perugine e numerose opere d’arte, come la Deposizione Baglioni e l’Incoronazione della Vergine, di Raffaello Sanzio e la Resurrezione del Perugino (oggi a Roma alla Galleria Borghese e alla Pinacoteca Vaticana). A causa del crollo delle volte e dell’abside, la struttura è rimasta per molto tempo priva della copertura e degli arredi interni. Destinata ad auditorium.
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