I primi insediamenti di ebrei in citta si datano al XII secolo ma fu nel XIII che la comunita ebraica, pienamente accettata dall'Universita, assunse il ruolo che era stato dei fiorentini nel prestito del denaro e nel commercio di cose usate. In epoca carrarese
lo sviluppo economico rese la comunita ebraica padovana punto di incontro per ebrei di diverse provenienze e nazionalita; i primi insediamenti furono nella zona di ponte San Leonardo e in borgo Savonarola, ma gia nei primi anni del Quattrocento si spostarono in zone pili centrali e vicine ai luoghi del commercio e all'Universita. Dopo la guerra della Lega di Cambrai gli ebrei italiani, che furono sempre benvoluti dai Carraresi, si unirono con i tedeschi e gli spagnoli nell'attuale area del ghetto dietro piazza delle Erbe. I loro banchi di pegni erano diffusi in tutta la citta, da porta Altinate a via Roma, a via dei Fabbri e a piazza delle Legne (oggi piazza Cavour). Poiche dopo la peste del 1382-'83 il vecchio cimitero israelitico era pieno di cadaveri di appestati, Francesco il Vecchio nel 1384 concesse agli ebrei Vitale, Abramo e Guglielmo di comprare in nome dei propri correligionari un terreno in contrada San Leonardo, per seppellirvi i loro morti, abrogando cosi la legge che vietava l'acquisto di terreni a chi non avesse la cittadinanza. Dei sette cimiteri ebraici esistenti a Padova, quelli antichi della zona del Borgese, cosi detta forse perche afferente al primo borgo costruito sotto le antiche mura (burgense), conservano le tombe di numerose personalita dell'ebraismo europeo.
A sud della piazza delle Erbe si snoda un labirinto di strade strette che formano il Ghetto ebraico, operante dal 1603 e abolito nel 1797, anno in cui, sotto la spinta della Rivoluzione Francese, gli ebrei furono dichiarati liberi e uguali.
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