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Padova  

Collocata all'estremità orientale della Pianura Padana, a circa 20 km dalla Laguna di Venezia, Padova si sviluppa su una piana solcata da diversi corsi d'acqua tra cui il Brenta e il Bacchiglione
Fu proprio tale collocazione strategica a dare impulso all'economia cittadina: i numerosi mulini e l'utilizzo delle vie fluviali che collegavano Padova con la vicina città di Venezia e gli altri centri della provincia costiurono le fondamenta dello sviluppo economico di tutta la zona.

La città di Padova è stata definita "capitale della pittura del Trecento" dal critico d'arte Vittorio Sgarbi: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei Carraresi, che rese Padova uno dei principali centri del preumanesimo

La città fu conquistata dalla Repubblica di Venezia nel 1405: ne seguì un periodo di pace e prosperità. La signoria veneziana garantì libertà all'Università di Padova - una tra le più antiche del mondo - che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa e attirò numerosi ed illustri intellettuali, fra i quali Galileo Galilei.
Proprio a Padova, ove rimase per più di un decennio, Galilei inventò e costruì il primo cannocchiale, grazie all'utilizzo del quale ebbe modo di scrivere il primo trattato sulla volta celeste.
In ambito letterario Padova fu scelta da William Shakespeare come ambientazione della commedia “La bisbetica domata”. 

L'apparato monumentale del contesto urbano testimonia le varie fasi della storia patavina: cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, chiese ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile, tempi della cultura, fino ad espressioni di architettura d'avanguardia.

Nel corso della prima guerra mondiale la città fu il quartier generale delle forze militari italiane; nella seconda guerra mondiale divenne invece un importante centro della resistenza contro il nazifascismo

Per molti aspetti simile a quella veneziana, la cucina padovana si caratterizza per la sua semplicità che richiama la tradizione contadina. 
Tra i piatti più famosi, meritano sicuramente un assaggio l'oca "in onto", i "risi e bisi" (risotto con piselli), la polenta "fasoà" (coi fagioli) e i bigoli, una pasta simile a dei grossi spaghetti.La zona è rinomata infine anche per gli alcolici: dal vino dei Colli Euganei, ai distillati, senza dimenticare il famosissimo "spritz", aperitivo a base di prosecco Aperol e soda che viene servito con un'oliva o una fetta d'arancia in tutti i bar della città.
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COME MUOVERSI A Padova

Il modo migliore di spostarsi a Padova è andare a piedi o in bicicletta, tanto più che gran parte del centro è zona pedonale ed è tutta pianeggiante.
Il centro storico è protetto da una ampia area pedonale e dalla ZTL, la Zona a Traffico Limitato, il cui accesso è consentito solo a residenti e a mezzi pubblici. 

Le linee dei mezzi pubblici (gestite dall’APS) seguono le direttrici che si aprono a raggiera dal centro storico coprendo bene ogni zona. Molti autobus passano dal piazzale della stazione, compreso il tecnologico tram su gomma SIR1 (attivo dalle 7 del mattino a mezzanotte) le cui fermate sono ottime per i turisti. Partendo alla stazione ferroviaria il tram attraversa tutto il centro città, raggiungendo il quartiere residenziale della Guizza o la zona dell’Arcella. 
I biglietti dei mezzi pubblici sono acquistabili presso molte edicole e tabaccherie. Il biglietto base costa 1,30 euro ed è valido 75 minuti (se acquistato a bordo il costo è 2 euro).

Dalla stazione ferroviaria è inoltre possibile raggiungere anche a piedi la Fiera o la stazione delle corriere di piazzale Boschetti.
Nel piazzale antistante alla stazione ferroviaria è anche presente un parcheggio custodito per biciclette (che costa 1,50 euro al giorno ed è aperto tutti i giorni 24 ore su 24). 
Sempre di fronte alla stazione è infine possibile trovare numerosi taxi.