Ricordata già nel 1061, la chiesa fu assegnata ai Serviti dal 1254 e ricostruita alla fine del Trecento assumendo la struttura in laterizio a una sola navata con copertura a capriate, transetto e abside rettangolare. Nel Quattrocento le pareti vennero affrescate: restano poche tracce, quali la Madonna in controfacciata.
Segno dell'importanza assunta sono le sepolture di importanti famiglie.
Tra fine Quattrocento e inizi Cinquecento la chiesa instaura un rapporto privilegiato con la bottega del Civitali: numerose sono le opere di questo ambiente che restano ancora oggi; la più rilevante fu il gruppo costituito da Angelo (ora perduto) e Annunciata per il quale nel 1516 Nicolao Civitali costruì un altare, con un baldacchino con cupola embricata.
A fianco della porta maggiore si trova una lapide che ricorda lo spiaggiamento nel 1495 di una enorme balena sul litorale viareggino.
La carcassa fu portata a Lucca ed appesa proprio dove adesso si trova la lapide, che recita come segue: «Balene, pistrici, delfini e orche e gli altri mostri del l'Oceano e del nostro mare, qualunque (mostro) tu hai o Nilo, qualunque ne annovera il mirabile Gange, questa sola bestia vi dà testimonianza. L'apertura della bocca e la costola dimostrano la vastità del rimanente corpo. Il mare toscano la gettò sul lido di Lucca nell'anno di salute 1495. Nicolao Tegrimi pose.»
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