La sua facciata grandiosamente neoclassica (disegnata da Barabino e Resasco a metà Ottocento) fa da elegante sfondo a una piazza perennemente animata dagli studenti universitari del polo umanistico di via Balbi, che nelle giornate di sole amano sedersi sotto le alte colonne ioniche. Entrando si resta colpiti dalla maestosità della chiesa e dalla bellezza delle decorazioni e delle sue opere d’arte. Nonostante i gravi danni subiti nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, l’interno della chiesa rimane un vero museo dell’arte genovese del Seicento, con dipinti e affreschi dei maggiori artisti liguri del tardo manierismo e del primo barocco come Cambiaso, De Ferrari, Strozzi, Piola, Guidobono, Carlone, Assereto, Castello, Benso e Maragliano. Non a torto nel ‘700, una volta conclusi i lavori che trasformarono la chiesa da gotica a manieristica, Montesquieu la definì “la chiesa più bella di Genova”. La “Nunziata”, come è chiamata dai genovesi, è anche sede di una Casaccia, una delle confraternite che sfilano nelle processioni con grandi crocifissi e gruppi scultorei coperti di decorazioni d’oro e d’argento.
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