Questa piazza, sita nel 1186 appena al di fuori delle mura del X secolo, oltre la porta di San Pietro, situata dove oggi c’è l’archivolto che conduce alla piccola piazza delle Cinque Lampadi, ospitava il mercato del grano. Nel XII secolo le mura del Barbarossa inclusero la piazza nella città ed essa divenne sede dei primi banchi di scambio, tra mercanti e banchieri. Qui nacque il termine bancarotta, che deriva dall’usanza di rompere il “banco” del banchiere insolvente a colpi d’ascia. Nel Cinquecento alcune famiglie patrizie la scelsero come dimora e ne fecero una delle piazze più eleganti della città. I suoi “monumenti” sono la Loggia della Mercanzia, che dal 1855 ospitò la prima Borsa Merci d'Italia e oggi accoglie mostre e rassegne culturali, e la coloratissima chiesa di San Pietro della Porta. La chiesa medioevale originale fu distrutta da un incendio e la ricca famiglia dei Lomellini rilevò l’area per destinarla ad uso commerciale. Ma la popolazione voleva ricostruire la chiesa e si giunse al compromesso di ricostruire la chiesa finanziandola con gli affitti delle botteghe ospitate dalla loggia al livello della strada. Vicino alla piazza ci sono anche due tra le più belle edicole votive settecentesche della città: una è all'angolo di via dei Conservatori del Mare e una presso vico De Negri all'angolo della via al Ponte Reale. Oggi Piazza Banchi è una delle più animate piazze del centro storico, frequentata anche per il mercatino di libri e dischi usati, fiori, piccolo artigianato.
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