Il tacco dello stivale italiano

L'incantevole territorio del Salento, regione pugliese che costituisce la base del “tacco dello stivale italiano”, si completa con il Basso Salento. La principale caratteristica di questo territorio è di essere bagnato ad est dal mare Adriatico, e ad ovest dal mare Ionio. Entrambi i mari sono quindi a disposizione dei tantissimi bagnanti che ogni estate giungono qui per il sole, per la limpidezza delle acque e per i tanti divertimenti tra cui scegliere. 

Santa Maria di Leuca costituisce il punto geografico, anche se non ufficiale, di separazione tra i due mari. Mari le cui acque sono limpide, trasparenti, in cui è facile addirittura specchiarsi. Le coste invece sono adatte a tutti i gusti e a tutte le esigenze dei turisti. Coste sabbiose e dorate si alternano infatti a coste rocciose e alte scogliere, praticate però solo dai più temerari.

L'escursione in questi territori può partire da ovest, dalla parte ionica, e precisamente da Ugento e le sue marine. Tra queste spicca Torre San Giovanni. Proseguendo verso sud, si giunge a Torre Vado, dove le acque diventano poco profonde. Se il viaggio parte invece da est, e quindi dalla costa adriatica, la prima tappa sono le marine di Tricase, come Marina Serra, per poi giungere fino alle coste di Gagliano del Capo. 

Punto d'incontro tra est ed ovest, nonché punto più a meridione della Puglia, è Santa Maria di Leuca. Santa Maria di Leuca è una frazione del comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Nonostante si tratti di una piccola località, Santa Maria di Leuca gode di grande fama autonoma, tanto da essere meta turistica di migliaia di visitatori ogni anno. É talmente celebre da aver dato il nome all'intero territorio, che non solo è conosciuto come Basso Salento, ma anche come Capo di Leuca. Ma quale è la derivazione di questo termine? Leuca deriva dal termine greco “Leukos”, che significa proprio “illuminato dal sole”. 

Santa Maria di Leuca non è mare, sole e spiagge. Il paesino è stato meta nel corso dei secoli di un altro tipo di “turismo”: Molti Papi, infatti, si sono recati qui per vari motivi a partire da San Pietro, passando per il IV secolo d. C. fino ai giorni nostri. Meta favorita in questo caso è naturalmente la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae. “Finibus terrae” perché Santa Maria di Leuca e il territorio circostante erano considerati “la fine del mondo”, in senso strettamente geografico. 

Altre attrattive però arricchiscono la bellezza di Santa Maria di Leuca. Tra queste, il faro, il porto vecchio, e le ville ottocentesche. Queste ville sono state realizzate in stili diversi e contribuiscono ad arricchire la bellezza del panorama. Tra le più famose, abbiamo Villa Fuortes o Villa dei Misteri, chiamata così perché leggende parlano della presunta presenza di fantasmi; oppure Villa Meridiana, per via dell'orologio solare che domina la facciata. Purtroppo molte di queste ville hanno subito gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Proseguiamo poi con la Cascata di Santa Maria di Leuca. L'opera fu voluta da Benito Mussolini per festeggiare il completamento dei lavori dell'Acquedotto Pugliese. La cascata è affiancata da entrambi i lati da due rampe di scale di 300 gradini ciascuna. Ai piedi di esse si trova anche una Colonna Romana Monolitica. 

Infine, Santa Maria di Leuca è famosa per le sue grotte. Le grotte del territorio di Santa Maria di Leuca sono circa 30. Sono grotte carsiche e i loro nomi sono frutto della fantasia umana. Si suddividono in due gruppi: le Grotte di Levante e le Grotte di Ponente. Le Grotte di Levante comprendono prima di tutto le Grotte Cazzafri, ricche di stalattiti, e la Grotta del Morigio. Quest'ultima prende il nome dal popolo dei mori, che qui approdarono per conquistare il Salento. É anche conosciuta come Grotta degli Innamorati. Sono parte di questo gruppo anche la Grotta delle Ciole (termine dialettale che sta per “corvi”) e la Grotta di Ortocupo, che si caratterizza per l'incontro tra acqua dolce e acqua salata.

Le Grotte di Ponente sono tuttavia le più conosciute e frequentate. Oltre alla Grotta del Presepe, che presenta stalattiti che richiamano proprio l'immagine del presepe, ci sono la Grotta dei Giganti, del Drago, delle Tre Porte e infine la Grotta Porcinara. É la grotta più grande in termini di estensioni ed è anche accessibile dalla terraferma. Sono stati ritrovati al suo interno molti resti archeologici, che fanno pensare ad un suo utilizzo nel passato come luogo di culto. Un'altra meraviglia è infine la Grotta del Diavolo. É così chiamata per via dei rumori che un tempo si sentivano provenire dall'interno e che si attribuirono proprio al diavolo. 

Il territorio che circonda Santa Maria di Leuca e le sue spiagge dorate è altrettanto bello. Le Marine di Felloniche, posto lussuoso per il relax e il divertimento, Torre Vado, con più di un chilometro di lungomare, la Marina di Pescoluse e le Maldive del Salento. Anche queste spiagge, così come tutte le spiagge del Salento, sono accomunate da una fondamentale caratteristica: le torri costiere di avvistamento difensivo. Queste torri furono volute da Carlo V, e dovevano servire da punti di controllo e avvistamento nel caso dell'arrivo di nemici dal mare, soprattutto i Saraceni. Per citare alcune di queste torri: Torre Mozza, Torre San Giovanni e la Torre dell'Omomorto a Santa Maria di Leuca, così chiamata poiché ossa umane furono rinvenute al suo interno. 

Santa Maria di Leuca e le sue coste sono anche eventi e tanto cibo. Nel primo caso, ricordiamo la festa del 15 agosto, in cui si celebra Santa Maria, tra processioni e spettacoli pirotecnici in riva al mare. Non mancano altri eventi più giovanili, nelle tante discoteche sulle spiagge. Infine, il cibo. Il pesce domina sulle tavole delle masserie, dei ristoranti e delle case degli abitanti. C'è l'imbarazzo della scelta tra fritture miste di pesce, “pettole” al pesce, pasta fresca alla pescatora. Da ricordare sono anche i dolci tipici del Salento, ossia i “pasticciotti”, ripieni di crema pasticcera.

Sagre, spiagge, mare e tanto, tanto sole, che illumina ogni giornata. Questo e molto altro è Santa Maria di Leuca.