Nella Venezia Orientale tra Medioevo e Rinascimento

Portogruaro è una cittadina dall’attraente centro storico in cui palazzi, portici, corsi d’acqua e statue del Leone di San Marco offrono scorci mozzafiato facendo rivivere al visitatore atmosfere in bilico tra Medioevo e Rinascimento.

Un documento del 1140 ci rivela che all’inizio di quell’anno il vescovo di Concordia, vicina cittadina che all’epoca deteneva i diritti su questo territorio, stipulò un atto, simile a un contratto d’affitto, in cui cedeva ad alcuni mercanti un terreno sul fiume Lemene col fine di costruirvi un porto, case, magazzini in cambio del versamento di un tributo annuo e della fornitura di uomini in base alle necessità. All’epoca sulla riva destra del fiume era già presente un castello che il vescovo di Concordia aveva fatto costruire con finalità difensiva sin da prima delle incursioni ungariche dei decenni precedenti l’anno 1000. Oggi non c’è più traccia di quel castello se non nella denominazione di Via Castello a ricordo del luogo in cui grossomodo doveva essere ubicato. 

Immaginiamoci una cittadina medievale cinta da mura intervallate da torri e cinque porte d’ingresso, tre delle quali ancora presenti: Santa Agnese, San Giovanni e San Gottardo. Altro accesso alla città era il Lemene, il fiume grazie al quale la cittadina si è sviluppata attraverso il porto all’epoca molto importante. Era il 1429 quando la Serenissima stabilì che tutto il ferro proveniente dalla Germania e diretto a Venezia poteva essere caricato e trasportato solo attraverso Portogruaro. Nel 1447, dato il volume raggiunto dai traffici commerciali, il Comune fece costruire un grande fondaco che serviva da dogana. Gli introiti della dogana erano molto cospicui dal momento che con quelle entrate il Comune era in grado di provvedere non solo alle opere pubbliche, ma anche allo stipendio dei medici, rettori delle scuole, cancellieri e funzionari. Questo è il periodo che vede la costruzione dei bei palazzi che si possono ammirare ancora oggi lungo Via Martiri della Libertà, Via Cavour, Via Seminario e Via Garibaldi. 

Altra data importante per Portogruaro è il 12 maggio 1797, quando la Repubblica di Venezia cessava di esistere poichè caduta nelle mani di Napoleone. Nell’ottobre dello stesso anno - col Trattato di Campoformido - Napoleone cedeva il territorio della Serenissima all’Austria. Le sorti di Portogruaro furono pertanto le stesse e la dominazione austriaca durò praticamemnte fino al 1866.  Nell’ottobre di quell’anno il Veneto entrò a far parte del Regno d’Italia.

Portogruaro oggi è una cittadina centro di un comprensorio che insieme al Sandonatese costituisce la Venezia Orientale, un’area geografica posta tra il fiume Tagliamento e il fiume Piave che condivide strutture culturali e sociali molto affini e comunque a se rispetto alle aree circostanti (il trevigiano, il pordenonese, la Bassa Friulana).

Si può visitare Portogruaro per una semplice gita di giornata o soggiornarvi utilizzandola come base per visitare i dintorni: le spiagge di Bibione e Caorle, la zona lagunare adiacente alle spiagge in cui si possono fare gite in bicicletta, barca o praticare bird-watching, la zona di produzione del vino DOC Lison Pramaggiore, i piccoli Borghi più Belli d’Italia di Sesto al Reghena e Cordovado e tanto altro che questa area tra Veneto e Friuli Venezia Giulia può offrire.