Posto tra il Palazzo della Camera di Commercio ed il Teatro Petruzzelli, il Palazzo della Banca d'Italia fu progettato dall’ingegner Accolti Gil nel 1926 e dopo sei anni di lavori fu inaugurato nel 1932 e vi si trasferirono gli uffici della Banca d'Italia (che prima si trovava in via Cairoli).
Sorge su un’area di circa tremila metri quadrati (dove un tempo si trovavano i capannoni del mercato coperto) e si estende su quattro livelli più un piano interrato.
Degni di nota sono il salone pubblico con le sue vetrate in stile liberty, la grande scala di marmo, i bassorilievi di marmo di Carrara e la Sala Consiliare, con il suo enorme lampadario centrale e il soffitto a cassettoni, nonchè la stanza del direttore, che conserva ancora i mobili del 1934.
Di rilievo un busto bronzeo, da poco ritrovato nelle cantine dell'edificio, raffigurante Vittorio Emanuele III del quale si erano perse le tracce negli anni '40, opera di Vittorio Saltelli, seguace del Cambellotti.
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