La chiesa di San Giovanni Battista (oggi utilizzata come battistero) è un importante esempio di architettura romanica. Consacrato a san Giovanni Battista, l'edificio sorge a nord della cattedrale; si affaccia in piazza del Duomo ed è costeggiata da via Calmaggiore.
L'attuale Battistero di San Giovanni, di epoca poco precedente a quella dell'antico Duomo romanico (i documenti offrono indizi vaghi ma non prove sicure), si presume fosse in origine una chiesa: i battisteri coevi sono infatti in genere caratterizzati da una pianta rotonda o comunque centrale mentre l'edificio è a pianta rettangolare ad una navata.
La chiesa, che già dopo il 1222 in seguito ad un terremoto subiva un primo restauro, venne a più riprese rimaneggiata: nel 1531-32 dal canonico Francesco Oliva, verso il 1561 e nel XIX secolo.
Nel XIV o XV secolo alla chiesa furono addossati degli edifici sul fianco e sulla facciata (un portico viene dipinto da Francesco Dominici nel dipinto Processione del 1571). La casa sul davanti, come ricordava un'iscrizione dipinta sulla facciata, fu demolita nel 1815; gli edifici sul fianco settentrionale sono stati demoliti nel 1935.
La chiesa fu restaurata fra il 1911 e il 1913 a cura dell'Associazione per il patrimonio artistico trevigiano, nel 1935 con fondi del municipio (in tale occasione vennero in particolare rifatti il frontone ed il cornicione tuttora visibili) e nel secondo dopoguerra.
L'edificio in laterizio con paramento a vista sorge su un alto zoccolo segnato da blocchi di trachite. Ha pianta rettangolare con abside semicircolare sporgente.
La facciata a capanna è divisa in cinque campi da lesene raccordati in alto da archetti pensili. Il campo centrale, più largo, è a tre archetti sotto i quali si aprono gli altrettanti fornici di una trifora, i campi laterali a due. Sopra la serie di archetti una riga di mattoni, posti a dente di sega rientranti, gira anche sui lati cingendo tutto l'edificio. Il portale ha stipiti in cotto lisci e un robusto architrave in trachite sopra il quale si apre un arco tondo. Ai lati del portale sono murati alcuni fregi d'epoca romana. Sopra la lunetta e la trifora è invece collocato un bassorilievo in pietra d'Istria del XIV secolo raffigurante la Decollazione di san Giovanni Battista. Per consentire l'accesso all'aula è stata costruita, nel secondo dopoguerra, una scala a due rampe in mattoni in corrispondenza del portale.
I fianchi sono anch'essi caratterizzati da campi del tutto simili a quelli in facciata, solo le dimensioni sono leggermente differenti.
Nel fianco meridionale, diviso in sette campi (il terzo e il quinto più piccoli), si apre una porta, analoga al portale principale, cui si accede grazie a tre scalini semicircolari moderni. La lunetta è qui affrescata con una Madonna con santi Giovanni Battista e Prosdocimo (opera bizantino-romanica del XIII secolo). La finestra immediatamente superiore è moderna. Nel sesto comparto è aperta una nicchia ad arco gotico anch'essa decorata con la figura di San Giovanni Battista con i santi Cristoforo e Giacomo e tre angeli a fresco (XV secolo).
Una scala addossata al principio del Cinquecento taglia in parte i due ultimi scomparti e conduce all'attigua Scuola del Santissimo Sacramento.
Nel fianco settentrionale, caratterizzato anch'esso da sette campi di ampiezze irregolari, si apre una porta non servita da scala e sormontata da una rozza rappresentazione dell'Agnus Dei.
Nell'abside è visibile la forma originaria del cornicione con esili e rade mensoline in mattone a sorreggere una cornice molto semplice, sempre in laterizio. Affiancano l'esedra due finestrelle molto strette con arco a tutto sesto.
Presso l'abside, un campaniletto più tardo.
A pianta rettangolare con presbiterio sporgente; nella parete di fondo, ai lati dell'arco di trionfo si aprono due absidiole ricavate nello spessore del muro una piccola abside.
Il soffitto, rifatto, è ora piatto con raccordi a centina.
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