La chiesa di Santa Maria in Domnica, antica diaconia, fu fondata probabilmente nel VII secolo sui resti di una costruzione romana di irrilevante importanza. Ricostruita da papa Pasquale I, fu rinnovata intorno al 1513 dal cardinale Giovanni dei Medici divenuto poi Leone X.
Il nome proviene dall'appellativo "Dominicum" dato nei primi secoli ai luoghi di culto cristiani. La semplice facciata rinascimentale è preceduta da un elegante ed ampio portico, a cinque arcate su pilastri e lesene, di ordine dorico e di ispirazione bramantesca, dovuto ad Andrea Sansovino (1513).
L'interno basilicale è diviso in tre navate grazie alla successione di diciotto antiche colonne di granito grigio, con capitelli marmorei corinzi. Sotto il soffitto ligneo a cassettoni, decorati con i simboli delle Litanie della Vergine, del 1566, corre un bel fregio rinascimentale affrescato da Perin del Vaga, su disegno di Giulio Romano, recante motivi araldici medicei.
In fondo alla navata principale, i superbi mosaici del tempo di papa Pasquale I, come quello del IX secolo raffigurante la Vergine circondata dagli angeli, che tiene in mano un fazzoletto.
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