Fu edificato per il trasferimento della magistratura, già in piazza Grande, tra il 1473 e il 1481, dai lombardi Gasperino di Antonio e Leone di Matteo sulla piazza detta del Sopramuro, oggi Matteotti, un tempo aperta sul panorama di Assisi e sulla sottostante spianata del “Campo di Battaglia”. Essa fu ampliata sui terrazzamenti approntati nel 1247 (murus civitatis), che inglobarono le mura etrusche, e su quelli trecenteschi poggianti su poderose volte, utilizzate nel ’400 come magazzini, oggi sale del tribunale. Il palazzo ha subito lavori di ristrutturazione, a seguito del crollo del secondo piano dopo il terremoto del 1741. Il portale, finemente decorato, è sovrastato da una lunetta, al cui interno è una statua della giustizia e sui due lati due grifi che artigliano una lupa, simbolo del male. Al primo piano quattro bifore ornate e la loggia da cui i banditori leggevano editti e ordinanze.
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