Costruita all’inizio del XIV secolo sul presunto luogo del martirio di Sant’Ercolano (avvenuto durante l’assedio di Totila, 548 d.C.), è caratterizzata dalla inusuale forma a torre ottagonale. Edificata su due piani, fu privata di quello superiore all’epoca della costruzione della vicina Rocca Paolina (1540-43). Nel 1604 l’originaria scala semicircolare venne sostituita dall’attuale doppia scalinata. Seicentesca anche la ristrutturazione interna con affreschi di Andrea Carlone e Nicola Giuli, e stucchi, nelle cappelle, di Jean Regnaud, detto lo Sciampagna (1682). Da segnalare, come base dell’altare maggiore, un sarcofago romano (III sec. d.C.) scolpito a strigilature e scene di caccia, contenente le reliquie di Sant’Ercolano. La chiesa è oggi sacrario dei caduti in guerra. Ai piedi della scalinata un giardino ottocentesco ospita la fontana del Nettuno originariamente collocata in piazza del Sopramuro (oggi piazza Matteotti).
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