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Oltrepò Pavese
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Terra di arte, vini e sapori

L'Oltrepò Pavese è un lembo di terra lombarda che si infila fra l'Emilia Romagna e il Piemonte e sfiora la Liguria. 
Questo triangolo di terra, che la tradizione descrive come simile a un grappolo d’uva per rendere omaggio al prodotto su cui si basa l’economia locale, ha come confine settentrionale il Po che lo separa dal resto della provincia di Pavia, mentre a ovest confina con la provincia di Alessandria e a est con quella di Piacenza. Dall’alto di alcuni dei suoi rilievi, come il Monte Penice, il Monte Chiappo (1700 m) e il Monte Lesima (1724 m), acquista un aspetto affascinante e consente allo sguardo di spaziare su paesaggi mozzafiato. Dalle cime, terrazze naturali sulla Pianura Padana, è anche possibile scorgere il Gruppo Ortles Cevedale, quasi fino alle Dolomiti, l’Appennino con le Alpi Apuane, e in lontananza i monti della Valle Staffora che si affacciano sul golfo di Genova.

L’Oltrepò Pavese è uno scrigno che conserva bellezze naturalistiche di grande valore. I settantotto Comuni che ne fanno parte sono caratterizzati da un patrimonio storico, artistico e architettonico ricco e diversificato. Si trovano, infatti, paesini di bellezza medioevale e rinascimentale come Cecima, Cicognola, Fortunago, Montalto Pavese e Montesegale, luoghi sacri, come la collegiata cinquecentesca di Broni, chiese romaniche come, l’Abbazia di Sant’Alberto di Butrio, la Collegiata di San Pietro Martire a Casteggio, la Pieve di San Zaccaria a Varzi. Di grande fascino anche i borghi arroccati sulla cima di monti e colli, sorti in epoca medievale e che ancora conservano la caratteristica struttura feudale con il castello e le case tutte strette intorno.  Fulgido esempio della storia del Medioevo sono i manieri di Montalto Pavese e Fortunago che splendono ancora di maestosità con le mura e le torri ben conservate; interessanti anche i castelli di Romagnese, Zavattarello, Bagnaria, con i resti della torre che svetta sull’antica fortezza dei Doria, e Godiasco.

Nel territorio si possono rintracciare edifici e opere appartenuti alle quattro famiglie gentilizie, Malaspina, Dal Verme, Beccarla e Visconti, che si spartirono l’area. L’area fu a lungo governata dal Ducato di Milano, poi dai sovrani di casa Savoia e infine nel 1860, con l'Unità d'Italia, l'Oltrepò tornò ad essere sotto la provincia di Pavia. 

Questa porzione meridionale della Provincia di Pavia è in prevalenza collinare e montana mentre solo una piccola parte è pianura. Sulle colline non si superano mai i 300 metri di altitudine: il clima è abbastanza asciutto d’inverno e ventilato d’estate, creando la condizione ideale per la coltivazione della vite, introdotta dagli Etruschi nel 600 a.C. e documentata già in epoca romana da Plinio il Vecchio, Strabonio e Columella.

L’enorme importanza che la produzione di vino riveste nell’economia locale si esprime anche nella grande quantità di agriturismi, ristoranti e soprattutto cantine che popolano il territorio. I numerosi filari di viti modellano il paesaggio e regalano corposi vini dai nomi famosi come Barbera e Bonarda, ma anche Buttafuoco, Sangue di Giuda, Pinot Nero, Pinot Grigio, Riesling Italico, Cortese, Moscato e Malvasia.

Ampio spazio è lasciato ai prati per l’allevamento di mucche e capre dal cui latte di ottengono saporiti formaggi, come il siras, una specie di ricotta di pecora, il furmag cui saltarei, formaggio vaccino stagionato con i vermi, il piccante Nisso di Menconico di latte di vacca e pecora e i formaggi di alta collina simili alle tome piemontesi. Vasta anche la scelta tra gli insaccati: il Salame di Varzi, il cacciatorino, il cotechino, la coppa e la pancetta. Tutti questi prodotti genuini costituiscono la base della cucina locale che ha le sue radici nella tradizione più antica delle zone circostanti. Tipico il bollito misto, la mostarda di Voghera, il bagnet, un sughetto di peperoni o il Dolcebrusco, una salsina a base di zucchero, aceto rosso d'uovo, fegatini e, talvolta, aringhe e capperi. I boschi della zona sono naturalmente ricchi di porcini, ovuli e tartufi bianchi e neri, mentre i frutteti regalano prodotti squisiti come le pesche di Volpedo e le mele di Soriasco.

Tra gli eventi che caratterizzano la vita culturale della zona meritano una visita Il Torneo del Salame di Varzi, il Pavia Wine che si svolge a inizio estate, l’evento Mille Bolle sul Ponte Coperto dedicato agli appassionati di spumante, la Sagra del Fungo che si tiene a settembre a Zavattarello e la rassegna Cantine aperte durante il periodo della vendemmia. Il territorio offre anche numerose escursioni per gli amanti del trekking e della mountain bike. Gli appassionati di mototurismo e gli esperti della bicicletta troveranno numerosi percorsi adatti alle loro esigenze come, per esempio, l’itinerario dei Mulini della Val Curone, il giro Voghera-Salice Terme-Fortunago, e il percorso della Val Verde.