Palazzo Malaspina fu costruito a partire dal 1794 per volere del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro. Sorge in Piazza Petrarca ed è formato da due parti distinte: una settecentesca e una neoclassica. La prima, prospetta su Via San Zeno, e accoglie alcune bellissime sale con stucchi e arredi originali. La seconda prospetta su Piazza Petrarca, e presenta una severa facciata eretta su disegno del marchese. Luigi Malaspina (1754‐1835), proprietario dell'edificio. Il Palazzo ha un porticato di cinque archi che si affacciano sulla corte ed un giardino all'inglese cintato da alte mura. Nelle sale del palazzo è possibile ammirare affreschi ed opere d'arte, arredi ed oggetti d'epoca.
La facciata è decorata da tre bassorilievi marmorei, opera del ravennate G. Monti. Con testamento olografo del 3 giugno 1833, il marchese Malaspina dispose che le preziose collezioni artistiche da lui adunate nel palazzo servissero alla erezione di un Pubblico Stabilimento che, inaugurato nel 1838, divenne poi il primo e più cospicuo nucleo dell'attuale Museo Civico.
Divenuti insufficienti i locali, dopo il secondo conflitto mondiale parte del Museo fu trasferita nel Castello Visconteo. In questa sede sono state destinate anche la pinacoteca, la collezione di numismatica e delle stampe. Il palazzo è sede della Biblioteca Civica e dell'Archivio Civico.
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