Elegante dimora nobile sorta nel XVII secolo, costituiva una vera e propria villa con la facciata principale sul versante del parco. Quando il palazzo fu edificato, ricco di grandi prati e boschetti, era uno dei più ampi della città. Iniziato alla fine del Seicento per conto dei Meda, l'edificio ebbe diversi proprietari che si succedettero in poco tempo: i Grazia, i Cavalchini, i Riva, gli Andreotti e infine i Dugnani a partire dal 1758.
Dalla strada è visibile la facciata a tre piani con una serie di finestre a lisce cornici e un portale a stipiti di granito con arco ornato da leggeri stucchi. Al di sopra si erge una torretta belvedere a pianta ottagonale. La facciata del giardino è più solenne e fastosa: nel corpo centrale si nota un atrio porticato a tre archi al pianterreno e al piano superiore una loggia coronata da un attico.
L'edificio fu uno dei più rinomati per le feste in città e le riunioni di nobili, nel periodo compreso fra il 1758 e il 1846, quando vi abitavano i Dugnani, importante famiglia che sotto i Visconti e gli Sforza rivestì importanti cariche. Nel 1863 la dimora passò al Comune che vi collocò il Museo di Storia Naturale e nel 1895 il palazzo accolse la Civica Scuola femminile "Alessandro Manzoni". Il parco, intanto, era stato inglobato negli adiacenti giardini pubblici, oggi Giardini Montanelli.
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