La Colonna di Sant'Oronzo, alta circa 29 metri, è situata in Piazza Sant'Oronzo a Lecce. Sulla sommità ospita la statua del patrono eseguita a Venezia nel 1739.
La colonna venne eretta in segno di gratitudine a Sant'Oronzo, a cui la città attribuì la sua preservazione dalla peste diffusasi nel 1656 nel Regno di Napoli.
Il monumento venne realizzato utilizzando i rocchi crollati dello stelo marmoreo di una delle due colonne romane che erano poste al termine della Via Appia a Brindisi.
I lavori, iniziati nel 1666 furono ben presto sospesi a causa della mancanza di fondi. Ripresi nel 1681 furono ultimati cinque anni dopo. I lavori furono guidati dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo, il quale costruì il basamento in pietra animato da balaustre e statue e rastremò i rocchi i quali risultavano scheggiati a causa del crollo. Anche il capitello adoperato fu quello dell'antica colonna romana, sul quale venne posizionata una statua in legno veneziano ricoperta di rame, di Sant'Oronzo, raffigurato in abiti vescovili nell'atto di benedire la città. Durante i festeggiamenti del Santo nell’agosto del 1737, un razzo colpì e bruciò la statua che venne totalmente rifatta; la nuova effigie di Sant'Oronzo fu fusa in bronzo (sempre a Venezia) e riprese definitivamente il suo posto nel 1739. Durante la guerra del 1940 la statua di Sant’Oronzo fu conservata e restaurata nel Duomo. Alla fine del conflitto, probabilmente tra il 1945 e 1950 fu definitivamente posizionata sulla colonna.
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