A circa metà della collina di Castello, a breve distanza dal Molo Vecchio, si trova uno dei siti più antichi della città. Sotto i nostri piedi si celano le testimonianze di tutti i ventisei secoli della storia di Genova, da quando le tribù liguri scambiavano merci con i mercanti navigatori fenici, greci ed etruschi, sino ai tempi gloriosi della Repubblica Marinara, che su queste pendici ha lasciato l’alta Torre della famiglia Embriaci, eroi della Prima Crociata, e lo splendido convento-museo di Santa Maria di Castello. Pare che la prima chiesa di Castello sia stata fondata nel 658 dal re longobardo Ariperto, ma l’edificio attuale fu costruito nel XII secolo da maestranze lombarde, in stile romanico. L'interno a tre navate risulta oggi dalla combinazione di nuclei differenti: navate e presbiterio romanici, cappelle laterali quattrocentesche, abside quattrocentesca ampliata nel secolo seguente. Nel Quattrocento i frati Domenicani la trasformarono in un convento, con tre loggiati affacciati sul mare e ne fecero un centro di cultura di prim’ordine. Oggi il complesso di chiesa, convento, chiostri e museo rimane uno dei principali “contenitori culturali” d’arte antica della città: la biblioteca ospita preziosi codici miniati e il museo conserva tele e icone russe del XVII e XIX secolo. Fra tutte le opere d’arte sacra e profana qui custodite, assolutamente imperdibili sono l’Annunciazione di Giusto di Ravensburg, del 1451, e il Cristo Moro, un grande crocifisso ligneo del XIII secolo. Ma merita attenzione anche la romantica tomba dei coniugi del IX secolo, che porta scolpite due colombe che si baciano.
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