Spoleto: cosa vedere

Casa Romana

Su un terrazzamento in via Visiale si erge la cosiddetta "Casa Romana", scoperta da Giuseppe Sordini nel 1995. Risalente al I secolo d.C., sembra sia stata proprietà di Vespasia Polla, madre dell'Imperatore Vespasiano: un frammento rinvenuto nel pozzo della casa, infatti, riporta una dedica di una certa Polla a Caligola. La Casa ripercorre la tradizione architettonica patrizia: le stanze principali sono l'atrio, attrezzato con un bacino per la raccolta dell'acqua piovana, il salotto (tablinum), la sala da pranzo (triclinium) e la stanza da letto (cubiculum). La pavimentazione di ogni spazio è finemente mosaicata, mentre sulle pareti sono visibili alcuni affreschi decorativi. Delle teche custodiscono importanti ritrovamenti, tra i quali spiccano suppellettili e gioielli finemente lavorati.
  • Indirizzo: Via Visiale 9 - Spoleto (PG)
  • Telefono: (+39) 0743 224656
  • Orari di apertura: Da mercoledì a domenica: 11:00-16.30.
  • Prezzo: 3 euro. Ridotto: 2 euro (da 15 a 25 anni). Ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni di età, residenti e scuole del Comune di Spoleto.

Basilica di Sant'Eufemia & Museo Diocesano

Il Museo Diocesano ha sede nel complesso del palazzo arcivescovile: ripercorre cronologicamente la tradizione artistica ecclesiastica, con collezioni esposte in maestosi saloni del Cinquecento. Nella prima sala si trovano tre croci dipinte tra il XII e il XV secolo e il pannello centrale di un polittico del Maestro della Madonna Strass.
Proseguendo nella Sala Barberini, sede di incontri e conferenze, si procede verso la Sala Orsini, che si concentra sulle opere dei maestri spoletini quattrocenteschi. La Sala Ab Aqua custodisce opere del XVII-XVIII secolo, dal Busto di Urbano VIII (1644) di Gian Lorenzo Bernini, alla “Sacra Famiglia” (1739) di Sebastiano Conca, e conduce direttamente alla Cappella del Cardinale. Da qui si accede all'interno della particolare Basilica di Sant'Eufemia, risalente al X secolo e trasformata in palazzo vescovile nel XII secolo. L'interno, suddiviso su due piani, presenta tre navate. Spicca l'altare marmoreo del XIII secolo scolpito con bassorilievi in onore all'Agnus Dei.
  • Indirizzo: Via Aurelio Saffi - Spoleto (PG)
  • Telefono: (+39) 0743 231022
  • Orari di apertura: Da mercoledì a domenica: 11:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00.
  • Prezzo: 6 euro. Ridotto: 4 euro (per persone dai 15 ai 25 anni, over 65, gruppi di almeno 15 persone). Gratis: bambini al di sotto dei 15 anni, disabili con accompagnatore.

Teatro Romano e Museo Archeologico

Il Teatro Romano (I sec. a.C.), eloquente testimonianza della Spoleto romana, è stato riportato alla luce tra il 1954 e il 1960. Fu individuato nel 1891 da Giuseppe Sordini attraverso un disegno cinquecentesco che lo collocava nell’area del convento di Sant’ Agata. Oggi è inserito nel complesso che ospita il Museo Archeologico Statale ed è ancora utilizzato per spettacoli e rappresentazioni varie. 
Il Museo Archeologico Statale dedicato alla storia di Spoleto si trova nell'ex monastero di Sant'Agata. La collezione ripercorre il passato della città, a partire dal processo d'insediamento originario, fino alla fiorente epoca municipale. Distribuito su vari livelli, il museo espone al primo piano i cimeli che tramandano le antiche radici di Spoleto, dall'Età del Bronzo fino a coprire l'intera epoca romana. Al secondo piano si trovano i reperti rinvenuti nella Valnerina, una zona culturalmente connessa alla città di Spoleto. Tra i ritrovamenti più prestigiosi si possono ammirare i “Lex Luci Spoletina”, due cippi in calcare del III secolo a.C., attraverso i quali venivano ricordate le leggi per la tutela dei boschi sacri, dedicati al Dio Giove. Il percorso museale si conclude visitando i resti del teatro romano, costruito alla fine del I secolo a.C.: si conservano perfettamente l'orchestra e il pulpito, arricchiti dai motivi del marmo variopinto, mentre la scena, dove erano posizionati i fondali per gli spettacoli, è stata alterata in epoca medievale, durante la costruzione del monastero di Sant'Agata.
In occasione del Festival dei Due Mondi, il  complesso museale di Spoleto è sede di numerosi spettacoli ed eventi.
  • Indirizzo: Via Sant'Agata 18/A - Spoleto (PG)
  • Telefono: (+39) 0743 223277
  • Orari di apertura: 8:30 – 19:30; chiuso il 01 gennaio e il 25 dicembre.
  • Prezzo: 4 euro. Ridotto: 2 euro (per ragazzi tra i 18 e i 25 anni). Gratis sotto i 18 anni.

Basilica di San Salvatore e Cimitero Monumentale

La Basilica di San Salvatore è un maestoso esempio dell'antica grandiosità di Spoleto: inizialmente dedicata ai martiri Senzia e Concordio, ai quali si attribuivano virtù miracolose, fu dedicata al Santo nell'815, come riportato in un documento benedettino. Conosciuta successivamente come Monasterium Sancti Concordii, fu denominata nel Cinquecento “Chiesa del Crocifisso”: il cambiamento è testimoniato dagli affreschi presenti nell'abside, che rimandano al culto del Crocifisso.
La basilica, patrimonio dell'UNESCO a partire dal 2011, è un'incantevole incantevole esempio di chiesa paleocristiana del periodo longobardo: ha  un impianto a croce latina, con tre navate; il presbiterio è sormontato da una cupola a base ottagonale. È priva di stucchi e si possono ammirare i capitelli originari di stile corinzio e dorico. Sul fondo, un affresco raffigurante una croce gemmata presenta delle catenelle che pendono dai bracci, dove spiccano l'alfa e l'omega. 
Fuori dalla Basilica si trova il neoclassico Cimitero Civico: progettato nel 1836 da Ireneo Aleandri, risulta estremamente teatrale e raffinato. Sulle tombe sono raffigurati molti dei principali simboli del Cristianesimo: dall'Albero della Vita, fino alla rosa, abbinati agli stemmi delle famiglie Zacchei Tavaglini, Fratellini e Angelini Rota. Tra i sepolcri più belli, risalta la tomba degli Antonelli, con una mostra d'altare cinquecentesca scolpita nel marmo.
  • Indirizzo: Via della Basilica di San Salvatore - Spoleto (PG)
  • Orari di apertura: Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 18:00; venerdì, sabato e domenica: 10:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00.

Duomo di Santa Maria Assunta

Il Duomo di Spoleto è sede dell’arcivescovo della diocesi Spoleto-Norcia. E’ spesso citato come esempio magistrale di architettura romanica. Dedicato a Santa Maria Assunta, fu costruito nel XI secolo. Domina la scenografica Piazza Duomo, situata al culmine di una scalinata, tutta rivestita in cotto. Presenta una facciata romanica a capanna, tripartita e decorata con piccoli rosoni e un mosaico realizzato da Solsterno, rappresentante Cristo in trono tra la Vergine e San Giovanni; successivamente, nel XV secolo, venne aggiunto il porticato rinascimentale. L’interno è in stile barocco: quest’ultimo rifacimento è stato eseguito nel 1608, per volere dell’allora arcivescovo Maffeo Barberini, divenuto poi papa con il nome di Urbano VIII. Da notare, nel braccio sinistro del transetto, l’organo a canne del XVIII secolo, realizzato dalla famiglia Fedeli. Nell’abside, le Storie della Vergine, opera di Filippo Lippi. Nella Cattedrale sono conservate una lettera autografa di San Francesco d’Assisi e un’icona bizantina donata da Federico Barbarossa nel 1185 in segno di pace. Un elemento particolarmente pregiato è la pavimentazione a mosaico.
Il sagrato della cattedrale è scenario di diverse manifestazioni: concerti, spettacoli teatrali ed eventi del Festival dei Due Mondi.
  • Indirizzo: Piazza Duomo - Spoleto (PG)
  • Telefono: (+39) 0743 46434
  • Orari di apertura: Orario invernale: 8:30 – 12:30 / 15:30 – 18:00; orario estivo: 8:30 – 12:30 / 15:30 – 19:00.

Rocca Albornoziana - Museo del Ducato

La Rocca Albornoziana è una fortificazione militare, voluta da papa Innocenzo VI per rafforzare il controllo dello Stato Pontificio nell’Italia centrale, dopo il periodo avignonese. I lavori cominciarono nel 1359 sotto la guida del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz. Non è stata pensata solo come fortezza, ma anche come quartier generale di governo: al suo interno, troviamo il Cortile delle Armi, dedicato alle truppe, e il Cortile d’Onore, su cui si affacciano gli ambienti con funzione governativa e di rappresentanza. Sono collegati da un fornice che presenta lo stemma dipinto di Gregorio XIII e le sei città dello Stato Pontificio (Porto d'Anzio, Perugia, Orvieto, Ripatransone, la stessa Spoleto e un’altra non identificata). Il Cortile d’Onore è circondato da un elegante porticato, disegnato da Bernardo Rossellino, chiamato a lavorare a Spoleto da Niccolò V. Con lo Scalone d’Onore si accede al piano nobile, su cui si trovano il Salone d’Onore e la Camera Pinta.
Numerose personalità storiche sono state accolte tra queste mura nel corso del tempo: tra queste, Bonifacio IX e Niccolò V, per scappare dalla peste a Roma, e Lucrezia Borgia.
Dopo il XVI secolo, i governatori traslarono la loro sede in città e la Rocca perse importanza. Dal 1817 al 1982 è stata utilizzata come carcere. Dal 2007 è sede del Museo del Ducato di Spoleto e accoglie, inoltre, il Laboratorio di Diagnostica Applicata ai Beni Culturali e la Scuola Europea di Conservazione e Restauro del Libro Antico. Il museo, allestito nelle sale a piano terra e al primo piano del Cortile d’Onore, conserva testimonianze artistiche della zona: dai reperti più antichi del V secolo d.C., ai preziosi oggetti di arte longobarda rinvenuti nella necropoli di Nocera Umbra, fino alle numerose opere rinascimentali.
  • Indirizzo: Piazza Campello - Spoleto (PG)
  • Telefono: (+39) 0743 223055
  • Orari di apertura: Da martedì a domenica, dalle 9:30 alle 18:30. Ingresso consentito fino a 45 minuti prima della chiusura.
  • Prezzo: 7 euro. Ridotto: 6,50 euro (dai 14 ai 25 e oltre 65 anni e per gruppi oltre 15 persone) o 3,50 euro (dai 7 ai 14 anni). Ingresso gratuito fino a 6 anni.