Costiera Amalfitana: cosa vedere

Positano

Il comune più a ovest della Costiera è Positano, rinomato per gli scorci suggestivi, le spiagge e la moda. La città è adorna di giardini terrazzati coltivati a limoneti, di fiori e di vicoli, ma soprattutto di scale.
La più evidente testimonianza del passato di Positano sono le Torri Saracene: Sponda, Trasita e Fornillo sono solo alcune delle strutture di avvistamento edificate al fine di scorgere le navi nemiche e difendersi dalle incursioni dei pirati. 
La chiesa di Santa Maria dell’Assunta, con la sua cupola maiolicata, è uno dei monumenti simbolo del luogo: la festa in onore della santa, che si celebra il 15 agosto, si conclude con uno spettacolo di fuochi d’artificio davvero impressionante.
A partire dagli anni Sessanta a Positano ha preso piede un particolare tipo di artigianato che è diventato, in poco tempo, una delle attrattive principali del luogo: si tratta della "Moda Positano", fatta di abiti in tessuto leggero e fresco e dai colori inconfondibili.

Amalfi

Fondata dai Romani, a partire dal IX secolo, prima (in ordine cronologico) fra le repubbliche marinare, rivaleggiò con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mar Mediterraneo.
Raggiunse il proprio massimo splendore nell'XI secolo, dopodiché iniziò una rapida decadenza: nel 1131 fu conquistata dai Normanni e nel 1135 e 1137 saccheggiata dai pisani. Nel 1343, poi, una tempesta con conseguente maremoto distrusse gran parte della città.

Uno dei percorsi turistici più suggestivi si sviluppa a partire dal suo centro: si tratta della Valle dei Mulini, una strada costeggiata da ruderi di antiche cartiere risalenti al XII e al XIII secolo. Queste fabbriche attraversarono un periodo di grande fortuna fino alla fine dell’Ottocento, momento in cui le grandi innovazioni segnarono il declino del metodo di lavorazione artigianale. La zona della Valle non soltanto è ricca di storia, ma anche di elementi naturalistici come cascate, boschi e canali. Lungo questo percorso ci si può imbattere inoltre in un rarissimo tipo di flora, la Woodwardia Radicans, una felce di epoca glaciale. 
Molti sono i modi per venire a contatto con le tradizioni di Amalfi: la regata storica delle Repubbliche Marinare, per esempio, sancisce una delle occasioni più importanti per rievocare il suo glorioso passato. Quattro imbarcazioni, ognuna dipinta con la tonalità della propria repubblica di appartenenza (nel caso di Amalfi, la barca è di colore azzurro), gareggiano lungo un percorso di due chilometri alla fine del quale è posto un traguardo. La manifestazione si svolge alternativamente a Pisa, Genova, Firenze e Amalfi – le quattro città che nel passato costituivano le Repubbliche Marinare – e ha luogo nel mese di giugno.
Chi visita Amalfi, non non può perdersi la Cattedrale, situata in cima a una scalinata e composta di due basiliche accostate in modo da formare un complesso unico. La basilica settentrionale, risalente al IX secolo, è certamente la più antica. L’edificio adiacente, eretto per volere del duca di Amalfi Mansone I intorno all’anno 1000, in seguito alla decisione da parte del Papa di elevare la diocesi a sede arcivescovile e metropolitana, sorse di fianco alla chiesa primitiva. Oltre alla facciata di straordinaria bellezza, le caratteristiche principali del complesso sono rappresentate dai suoi splendidi mosaici di taglio bizantino, dagli interni in stile barocco e dal campanile con bifore a due colori di scuola araba. Dal portico si accede inoltre al Chiostro del Paradiso, composto da colonne in stile arabo-normanno.

Atrani

Il piccolissimo borgo di Atrani era in passato il luogo in cui risiedevano le famiglie aristocratiche amalfitane. E' un paese di marinai talmente suggestivo che diversi registi l’hanno scelto come location per i propri film, come Roberto Rossellini per "La macchina ammazzacattivi" (1952).
La pesca è stata per lungo tempo fonte primaria di sostentamento del paese, motivo per cui, ancora oggi, una delle manifestazioni folkloristiche più importanti del territorio è la “Festa del pesce azzurro”, che si tiene durante l’ultima settimana di agosto. Tappa consigliata per tutti gli appassionati di artigianato tradizionale, Atrani è rinomata anche per le produzioni di ceramica.
A livello architettonico uno degli edifici più significativi di Atrani è la chiesa di San Salvatore de’ Birecto, risalente al 940 d.C. In passato, questa era la cappella palatina al cui interno avveniva la cerimonia d’investitura del Duca, caratterizzata dall’uso di un copricapo denominato birecto, termine da cui è derivato l’attributo della basilica. In epoca barocca, vennero poi apportate alcune modifiche alla chiesa, soprattutto per quanto riguarda la facciata con l’orologio, la scalinata e l’atrio. 
Ad Atrani si trova inoltre la chiesa di Santa Maria Maddalena, dedicata alla patrona della città e risalente alla fine del XIII secolo. Al suo interno si possono ammirare dipinti del XVI secolo; all’esterno, la parte più affascinante è il campanile maiolicato. Un panorama molto suggestivo si può invece apprezzare dalla terrazza della sagrestia.

Conca dei Marini

Conca dei Marini sorge su una roccia a strapiombo sul mare: la conca è propriamente la baia del paese e funge da stabilimento balneare, ma anche da porto. In passato la baia era il punto di attracco di pescatori e commercianti. 
Da notare la torre di Capo di Conca, costruzione cinquecentesca che fungeva da torre di guardia e che serviva a controllare e difendere il territorio dai Turchi. Successivamente la struttura fu adibita a cimitero, fino al 1949 quando la torre fu convertita in museo. 
Altro punto d’interesse nella zona è la grotta dello Smeraldo, il cui nome è dovuto al colore assunto dall’acqua grazie al gioco di riflessi solari che si viene a creare al suo interno. Nel 1956 alcuni sub hanno posto sul fondale marino, a circa quattro metri di profondità, un presepe di ceramica bianca e da allora l’interesse per la grotta è cresciuto anche grazie a questa curiosa opera d'arte. Orario di apertura della grotta per la visita via terra: dalle 9.30 alle 16.00; il costo del biglietto è di 6 euro. Può essere raggiunta anche in barca.

Furore

Il comune di Furore fa parte del “Club dei borghi più belli d’Italia”: la sua bellezza risiede nella magnifica conformazione a fiordo che gli conferisce un fascino singolare e nascosto, del tutto differente dagli altri centri della costiera. Luogo amato dal regista Roberto Rossellini, che lo scelse per alcune riprese, il borgo ha custodito all’interno di una delle sue casette la memoria del regista e di una grande protagonista del cinema, Anna Magnani, compagna di Rossellini e attrice della pellicola ivi girata, "Amore" (1948). 
L'origine del fiordo è intrisa di leggende, una delle quali racconta che il diavolo, una volta giunto a Furore, adirato per l’ostilità della popolazione locale nei propri riguardi, avesse lasciato l’impronta del suo zoccolo sulla terra: questa sarebbe la ragione della conformazione fisica del luogo. Molti pensano invece che il nome Furore non derivi da “rabbia”, ma dal rumore del mare quando s’infrange contro il fiordo. 
Da Furore partono diversi sentieri che collegano il borgo con i paesi limitrofi. In passato tali sentieri costituivano le uniche vie di collegamento tra i piccoli centri della zona e venivano percorsi a dorso di mulo. Oggi costituiscono un'attrattiva per i turisti amanti delle escursioni: si tratta di sentieri sospesi tra terra e mare, che offrono panorami mozzafiato. C'è solo l'imbarazzo della scelta: il sentiero dell'Amore, dei Pipistrelli Impazziti, dei Nidi di Corvo, di Santa Barbara, di Abu Tabela e della Volpe Pescatrice. Quest'ultimo, un percorso di circa 40 minuti che scende nella profondità del fiordo di Furore, era la via percorsa quotidianamente dai pescatori. Nascosto nella macchia mediterranea, si può ammirare il Palazzo dei Maccaronari, una costruzione arroccata sui costoni di roccia.

Cetara

E' un antichissimo borgo di pescatori che è riuscito a preservare il suo fascino e le sue tradizioni. E' famoso a livello gastronomico per la “colatura di alici”, salsa squisita a base di pesce azzurro, utilizzata come condimento per la pasta e altri piatti, che risale all’epoca dei Romani. 
Meritano una visita la chiesa di San Francesco, risalente al XVII secolo, e la chiesa di San Pietro Patrono. Il paese di Cetara è situato in una zona d’interesse naturalistico, i cui sentieri in mezzo alla natura permettono di ammirare scorci panoramici di rara bellezza.

Maiori e Minori

Le spiagge sabbiose comprese tra i comuni di Minori e di Maiori sono tra le preferite dai visitatori della Costiera per i loro confort e la loro posizione. Prima ancora di arrivare a Minori, vale comunque la pena di fermarsi a visitare la Villa Marittima Imperiale del I secolo d.C. all’entrata del paese: stucchi, mosaici e affreschi sono ancora perfettamente visibili e testimoniano lo splendore della dimora e del suo passato. Minori è famosa inoltre per una magnifica pasticceria, quella di Salvatore de Riso, l’inventore della torta “ricotta e pere” e di altri dolci squisiti. 
Procedendo verso Maiori, un percorso veramente suggestivo è quello della Valle dei Tramonti: si ipotizza che furono proprio gli abitanti della Costiera Amalfitana a chiamare tramontana il vento del nord credendo provenisse da queste stesse valli. Da questi luoghi è possibile accedere alle rovine del castello di Santa Maria la Nova oppure, arrivando a Figline, visitare la chiesa di San Pietro Apostolo e ammirare lo splendido pavimento in maioliche. Raggiungendo Erchie, frazione di Maiori, si può invece fare un bagno nelle acque cristalline della splendida spiaggia che sorge tra le due antiche torri saracene.  

Praiano

Situato nel cuore della Costiera Amalfitana, è un piccolo borgo incastonato tra mare e monti e caratterizzato da innumerevoli scalinate; offre panorami di grande attrattiva, caratterizzati  dai terrazzamenti su cui vengono coltivati limoni dal colore e dal profumo inconfondibili.
Vale una visita la chiesa di San Luca Evangelista, dedicata al patrono della città. L’edificio, in stile barocco, risale al 1588, ma ha subito un importante restauro nel 1772. Il pavimento maiolicato risale invece al 1789: vi sono rappresentati fiori e uccelli, mentre, al centro, è raffigurato San Luca intento a dipingere. 
Un altro luogo di culto praianese interessante è la chiesa parrocchiale di San Gennaro, che presenta una cupola maiolicata policroma. 
Infine, anche la chiesa e convento di Santa Maria a Castro o San Domenico è di singolare importanza per i cittadini di Praiano, che ogni anno dedicano al culto del santo la Luminaria, una festa tradizionale che si svolge dall’1 al 4 agosto e durante la quale tutte le case del paese sono illuminate esternamente da piccole candele. 

Ravello

Il paese dei limoni e dei giardini più famoso della Costiera è indubbiamente Ravello: sede di ville sul mare di rara bellezza, la cittadina ha meritato la definizione di “Patria dello spirito” da parte degli illustri viaggiatori che vi hanno fatto visita. Citata da Boccaccio a proposito delle bellezze della Costiera, Ravello custodisce il segreto del vero fascino di questo prezioso territorio: è sufficiente recarsi a Villa Cimbrone per scoprire l’incanto del “luogo più bello del mondo”, secondo Ernest William Beckett Lord Grimthorpe, che la acquistò nel 1904 affidando i lavori di restauro a un ravellese. Il giardino venne allora decorato con statue ed elementi decorativi di grande impatto; il belvedere era certamente uno dei posti preferiti dai membri del Circolo di Bloomsbury, un gruppo di artisti che si riuniva spesso a Villa Cimbrone, di cui faceva parte, tra gli altri, Virginia Woolf. 

Un altro edificio di straordinaria bellezza è Palazzo Rufolo: il complesso, il cui impianto iniziale risale al secolo XIII, venne acquistato nel 1851 da Francis Nevile Reid, illustre scozzese appassionato di botanica, che arricchì i giardini con piante mediterranee e specie esotiche. Nel 1880, Villa Rufolo vide anche il passaggio di Richard Wagner a Ravello: in seguito alla sua visita, nacque il mito secondo cui Wagner prese ispirazione da questi luoghi per la scenografia del giardino di Klingsor del Parsifal. 
Il Museo dell’Opera del Duomo ospita preziose collezioni d’arte appartenenti al tesoro della cattedrale: suddiviso in due sezioni, antica e medievale-moderna, il museo accoglie pezzi di grande prestigio come il ritratto di Sigilgaida Rufolo e il Falconiere. 
Oltre ad essere la “città della musica” per l’importante festival musicale dedicato a Wagner, Ravello è uno dei punti di riferimento per gli estimatori del famoso limoncello artigianale della Costiera. 
  • Orari di apertura: VILLA CIMBRONE: in estate dalle 9.00 alle 20.00, in inverno dalle 9.00 al tramonto (biglietto: 6 euro). MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, eccezion fatta per il 27 luglio, giorno di chiusura per la festa patronale.

Scala

Comune antichissimo poco distante da Ravello, Scala presenta monumenti di grande valore storico e un territorio di particolare rilevanza naturalistica: la Riserva Naturale Statale della Valle delle Ferriere, un parco naturale che si estende in un territorio ricco di pareti rocciose, corsi d'acqua, boschi e alture.
Nel centro storico si trova la cattedrale di San Lorenzo, caratterizzata da un interno decorato con stucchi; include una cripta in stile gotico che custodisce il sarcofago di Marinella Rufolo, personaggio del Trecento entrato a far parte della storia amalfitana. 
Nelle vicine frazioni vi sono poi i ruderi della chiesa di Sant’Eustachio, una delle più antiche costruzioni di Scala (XII secolo), la chiesa di Santa Caterina, il cui interno a tre navate custodisce la statua lignea dell’omonima santa, e infine la chiesa di San Pietro.
  • Orari di apertura:

Vietri sul Mare

Vietri, il comune più a est della Costiera, si contraddistingue per la cupola cinquecentesca della chiesa di San Giovanni Battista, che svetta dal centro del paese, ornata da maioliche verdi, azzurre e gialle a forma di pesce. 
Il monumento più conosciuto è certamente il palazzo della ceramica Solimene, i cui elementi architettonici rimandano inequivocabilmente a Wright, in riferimento al Guggenheim Museum di New York, e a Gaudì: al suo interno si può conoscere l’arte della tradizione locale e si possono acquistare prodotti artigianali. Il palazzo si trova in via Madonna degli Angeli 7, Vietri sul Mare (SA). L’orario di apertura è dalle 8.30 e le 19.00.
Sono proprio le ceramiche a caratterizzare il territorio di Vietri e ad attirare al suo interno un gran numero di turisti: il Museo della Ceramica Vietrese, all’interno di Villa Guariglia a Raito, e il Museo Cargaleiro costituiscono due mete imperdibili per gli amanti di questa arte. I due musei si trovano rispettivamente in via nuova Raito e in corso Umberto, Vietri sul Mare (SA). Il primo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 al tramonto e rimane chiuso durante i lunedì del periodo invernale, il secondo, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.