Il convento sorge su un colle immediatamente a ridosso della città ed è raggiungibile con una breve passeggiata. Ha una storia relativamente recente, almeno in rapporto agli altri grandi complessi cesenati. Fu infatti costruito a partire dal 1559 e già nel 1616 fu sottoposto a opere di ampliamento. Le sue sfortunate vicissitudini ebbero paradossalmente inizio proprio quando, nel 1796, Pio VI ne decretò la ricostruzione in forme monumentali: l'occupazione napoleonica, infatti, bloccò lavoro e dette inizio ad anni di incertezza sul futuro del complesso.
Semplice nelle linee, il convento presenta un'opera d'arte degna di menzione, la pala d'altare con 'San Francesco che riceve le stigmate' (1646 ca.) Inoltre, 'L'Arcangelo Gabriele e la Vergine Annunziata' (1693-94), fra le poche opere superstiti del cesenate Marco Maria Lascari, e, non visibile, un'Ultima Cena' di Cristoforo Serra.
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