La genesi dell'originale opera ottagonale, che i cittadini chiamano affettuosamente "la bomboniera", potrebbe essere presa a simbolo dello spirito bergamasco, sensibile al bello ed insieme eminentemente pratico.
Erano infatti gli anni '30 quando Giuseppe Pellegrini, che aveva avuto la concessione per un piccolo chiosco di benzina a Porta Nuova, dovette far fronte ad una vera e propria sollevazione della città contro l'inestetismo dell'impianto.
Coinvolto allora l'amico architetto Alziro Bergonzo, questi progettò l'opera monumentale che oggi noi conosciamo soltanto come fontana, ma che allora serviva anche a dare copertura estetica ai servizi ed al piccolo ufficio del benzinaio.
Fu inaugurata nel 1935 ed utilizzata, con a fianco la colonna di distribuzione del carburante, sino agli anni '50.
L'esterno, in marmo di Zandobbio, è decorato da bassorilievi con figurazioni mitologiche, pregevole opera dello scultore Leone Lodi, e tra questi emergono le bocche di emissione dell'acqua.
Alziro Bergonzo, è nato a Bergamo nel 1906, oggi lavora nel suo studio di Milano come pittore, ha firmato anche la Casa della Libertà (ex Palazzo Littorio, 1938) e la Torre dell'Autostrada di Bergamo (1939).
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