Nata nel 1565 con il fine di dare risalto alla statua del Nettuno a cui deve il nome, la piazza fu il risultato di un lavoro che vide l'ingrandimento dello spazio esistente tra il Palazzo del Comune e il Palazzo del Podestà attraverso l'abbattimento di un isolato di fabbricati. La nuova piazza avrebbe dato un carattere nuovo a tutto lo spazio circostante, unendosi a Piazza Maggiore e collegando quindi un'area precedentemente separata. La statua venne invece costruita tra il 1563 e il 1567 dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne, conosciuto in città come “Giambologna”, e da Tommaso Laureti, detto “Il Siciliano”.
Da un lato della Piazza, oltre all'edificio Comunale alla cui parete è affisso il sacrario dei caduti della resistenza, è possibile trovare l'antica Sala Borsa, edificio che nei secoli ha assunto le funzioni più varie fino a diventare Biblioteca comunale nel dicembre 2001. Dall'altro lato della piazza, accanto al Palazzo del Podestà, si affaccia invece Palazzo Re Enzo. Anticamente conosciuto come palazzo nuovo per distinguerlo dal più antico Palazzo del Podestà, l'edificio divenne sede della prigionia di Re Enzo, figlio dell'Imperatore Federico II, catturato durante la battaglia di Fossalta nel 1249 e lì detenuto fino alla sua morte nel 1272. Al momento il palazzo, che conserva ancora lo stesso nome, ospita fiere, mostre e convegni.
Fonte: "Le Piazze di Bologna" (L'inchiostroblu)
Sei del posto? Cosa ne pensi di Piazza Nettuno?
Loggati per suggerirlo!