Via Nizza è un'arteria particolarmente importante della città di Torino. Prende il nome dalla città di Nizza Marittima perché lungo questo asse viario si dipartiva la strada che raggiungeva la città francese.
Inizia a fianco della stazione di Torino Porta Nuova ed arriva fino in piazza Bengasi, al limite del territorio comunale in direzione sud, con una lunghezza di 5,2 chilometri totali, attraversando o costeggiando i quartieri San Salvario e Nizza Millefonti.
La via venne aperta nella prima metà dell'Ottocento, essendo ritenuta un'importante asse viario anche quando la città era contenuta al solo centro storico. Nel 1822 Gaetano Lombardi progettò i primi edifici porticati, collegandosi allo stile architettonico che caratterizzava i palazzi di Carlo Promis già eretti in Corso del Re.
L'inizio di via Nizza, all'angolo della stazione Torino Porta Nuova è la parte più sfarzosa ed elegante, con begli edifici porticati di metà Ottocento che proseguono, sul lato sinistro della strada, fino all'incrocio con via Berthollet. Il lato destro della strada è invece occupato dagli uffici della stazione.
All'incrocio con Corso Marconi, la via si apre in un elegante slargo alberato; qui è posto il monumento celebrativo dei moti insurrezionali di Torino del 1821, guidati da Santorre di Santarosa. Incise sul monumento, sono le parole:
Dietro il monumento, sul lato destro della via, si nota la chiesa di San Salvario, l'antica parrocchiale del Castello del Valentino, oggi chiusa al pubblico e annessa al convento delle suore di San Vincenzo de' Paoli, che qui operano da anni con servizi di assistenza ai bisognosi.
Prima del cavalcavia di Corso Gaetano Sommelier, sul lato sinistro, si nota la chiesa di Nostra Signora del Santi Sacramento, completata negli anni '20 del Novecento e, attualmente, non parrocchiale: è infatti destinata alle Suore Sacramentine di Bergamo, assieme allo stabile a lato della chiesa, che funge da convento. Poco oltre la piccola Piazza Nizza, ecco un'altra chiesa ottocentesca, il Sacro Cuore di Gesù, benedetta nel 1876. La chiesa custodisce le spoglie di sant'Ignazio da Santhià.
Proseguendo verso la periferia, via Nizza si apre nelle due piazze dedicate ad Edmondo de Amicis e a Giosuè Carducci, e attraversa un popoloso quartiere operaio, Nizza Millefonti.
Passato Corso Spezia, si trova il grande punto vendita di Eataly, che si trova nel luogo dove sorgeva lo stabilimento della Carpano; infine la via costeggia il lungo stabilimento del Lingotto, fino a confluire in Piazza Bengasi, laddove, entrando nel territorio del comune di Moncalieri, la strada cambia nome e diventa Via Sestrière.
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