Progettato dall'architetto Annibale Vitellozzi nel quadro delle celebrazioni di Italia '61 (centenario dell'Unità d'Italia) a Torino, ricorda il palazzetto dello sport di Roma progettato dallo stesso Vitellozzi insieme all'ingegnere Pierluigi Nervi.
La struttura è stata per l'intero dopoguerra l'impianto polivalente di riferimento della città di Torino, fino alla realizzazione prima del Mazda Palace (già PalaStampa) nel 1994 e poi del Palasport Olimpico e Palavela nel 2006, decisamente più capienti.
L'impianto è poi stato ristrutturato e inaugurato nel 2004. La capienza è di {TA|3971} posti a sedere esclusi i parterre mobili che possono aumentare la capienza di altri 416 posti.
La struttura è dotata di una sala anti-doping, due palestre per il pre-riscaldamento, una palestra per attrezzistica, due punti di primo soccorso, un'infermeria, un locale bar, una sala conferenze, una sala stampa, una sala vip e cinque spogliatoi tutti predisposti per atleti portatori di handicap.
Il palasport è inserito armoniosamente nel Parco Ruffini di Torino e, insieme allo stadio Primo Nebiolo costituisce un importante punto di riferimento per il movimento sportivo della città di Torino.
Tra gli altri eventi, la struttura ha ospitato numerosi concerti nonché il periodo d'oro delle squadre torinesi di pallacanestro dell'Auxilium Torino e di pallavolo del CUS Torino negli anni settanta e ottanta. Il 2 dicembre 1972 ha ospitato anche un incontro mondiale di boxe per la categoria pesi superleggeri tra il detentore Bruno Arcari e lo sfidante brasiliano Costa Azevedo .
Dal 2009 il PalaRuffini ospita stabilmente le società di pallacanestro maschile della PMS Torino.
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