La Fondazione Istituto Gazzola nasce grazie al testamento del Conte Generale Felice Gazzola pubblicato il 20 marzo 1771. I beni lasciati in eredità dal nobile vennero affidati ad una Congregazione, che decise di realizzare una scuola d’arte all’interno del palazzo piacentino appartenuto alla famiglia Gazzola. Tutti i migliori artisti piacentini dell’Ottocento ruotarono attorno a questo Istituto.
Nel XIX secolo venne affiancato alla scuola un Museo, che divenne da subito importante strumento di studio per gli allievi. Nel 1838 l'Istituto acquisì il primo nucleo di dipinti grazie al lascito del Dottor Cesare Martelli, 42 opere tra cui spiccano i nomi di Antonio Campi, Gian Mauro Della Rovere detto il Fiamminghino, del Miradori, del Piola, di Giovanni Andrea De Ferrari, del Guidobono, di Bonifacio dei Pitati, della scuola dell'Altdorfer, di Mattia Preti, di Giuseppe Maria Crespi, del Della Vecchia, di Benedetti Luti, di Luigi Mussi e Carlo Maria Viganoni.
A questo lascito ne seguirono altri che portarono all’interno del museo opere come “L'incontro di Ettore con Andromaca” ed “Ettore rimprovera Paride”, dipinti giovanili di Gaspare Landi lodati con un sonetto da Ippolito Pindemonte.
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