Profondo 37 metri e largo 5,60, fu probabilmente concepito come cisterna e in seguito utilizzato per raccogliere l’acqua delle sorgenti sotterranee. Coevo alle mura etrusche (III sec. a.C.), fu di uso pubblico, attingibile dalla vera di piazza Piccinino e analogo ad altri esistenti in punti diversi dell’acropoli etrusca. Presenta una singolare e possente travatura composta da cinque elementi monolitici disposti a capriata.
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