La chiesa più imponente della città e dell’Umbria (lunga 96 metri, larga 30 tra le navate e 60 nel transetto, alta 30) fu edificata in due fasi dal 1304 al 1458, occupando parte consistente del borgo e l’antica pieve di Santo Stefano del Castellare. Ricostruita da Carlo Maderno (1632) a seguito di gravi crolli, cela al disopra delle volte singolari soffitte (visitabili su richiesta). All’interno il pregevole monumento funebre di papa Benedetto XI, morto a Perugia il 7 luglio 1304, di influssi toscani (XIV sec.), gli affreschi attribuiti a Cola Petruccioli e Allegretto Nuzi (XIV sec.), il dossale di Agostino di Duccio (1459), il gonfalone di Giannicola di Paolo (1494), il coro ligneo del ’500 e l’organo seicentesco. La grande vetrata absidale, alta 23 metri, fu realizzata dal perugino Bartolomeo di Pietro e dal fiorentino Mariotto di Nardo nel 1411. Molte opere sono oggi conservate presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, come il Polittico dei Domenicani o Guidalotti di Beato Angelico.
Il campanile, innalzato dal lombardo Gasperino di Antonio nel XV secolo, presenta due ordini di finestroni gotici un tempo fregiati da trine marmoree, di cui rimane solo una, ricostruita nel 1949 con i materiali originali. L’altissima guglia ricca di statue fu demolita all’epoca della costruzione della Rocca Paolina (1540-43).
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