Grandioso convento adiacente alla Chiesa di San Francesco, ricostruito nel 1708, con la partecipazione dell’architetto pavese Antonio Veneroni, sui resti del monastero del 1300. Il chiostro a cortile quadrato è scandito su tre piani: il terreno forma un basso porticato, il primo un’ampia loggia aperta su due lati opposti con colonne binate di ordine tuscanico e due lati con loggiato chiuso con lesene binate; il terzo, finestrato, è ritmato dalla continuazione della doppia lesena. Il grande salone d’onore si snoda a doppia rampa su pianta elissoidale.
Il complesso conventuale formato dalla chiesa e dall'attuale edificio del collegio universitario Cairoli occupa un intero isolato lungo l'attuale Via Cairoli. La chiesa conventuale a croce latina rappresenta un braccio di chiusura della piazza su cui si affaccia il corpo arretrato delle strutture conventuali.
All'interno su tre chiostri, sopra i quali vi erano originariamente 22 celle e in basso tutta una serie di servizi e appartamenti per i frati. Nei tre chiostri vi era un giardinetto e due corti, che servivano la verdura al convento, e una stalla vicina alla porta rustica. Il cortile della corte grande ha mantenuto la sua ampiezza, con colonnati e portici.
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