Costruita nel XIV secolo, però, l’attuale struttura risale al 1726. La chiesa, dal 1853, è divenuta il Pantheon della città, dove illustri artisti, letterati, politici siciliani vi sono sepolti.
Il prospetto principale è suddiviso in tre parti da coppie di colonne ed animato da nicchie e statue; ai lati sono posti due campanili, che si uniscono al frontone curvilineo da due aeree balaustre. Il solenne interno è a croce latina, con tre navate e profonde cappelle, alcune delle quali interamente decorate con marmi policromi.
Notevoli opere d’arte vi sono conservate tra le quali si ricordano: la Madonna del Rosario di Vincenzo da Pavia, San Domenico dello Zoppo di Gangi, le sculture di Antonello Gagini e Valerio Villareale etc. Al centro della piazza antistante la chiesa fu posta la colonna barocca dell’Immacolata nel 1726 che per la sua realizzazione furono di ispirazione le analoghe strutture austriache: il basamento, posto su una gradinata reca le statue di due pontefici e sui piedistalli d’angolo vi sono quattro angeli in marmo, opera di alcuni tra i migliori scultori settecenteschi della città; in cima alla colonna è visibile la statua dell’Immacolata rivolta verso la chiesa.
Molto significativa è la festa dell’Immacolata che si svolge l’8 dicembre di ogni anno, quando un mazzo di fiori viene deposto ai piedi della Madonna dal corpo dei Vigili del Fuoco.
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