La Chiesa del Gesù, meglio conosciuta con il nome di Casa Professa, costruita nel 1564 dai padri Gesuiti rappresenta, sicuramente, l’esempio più significativo dell’arte barocca a Palermo.
Malgrado avesse inglobato parte delle precedenti strutture, la nuova chiesa risultò di forme sontuose e nel 1683 fu completata la cupola. Alla decorazione si lavorò dal 1658 fino a tutto il XVIII secolo. A partire dal 1703 si diede inizio ad una nuova fase della decorazione dei soffitti e delle volte; gli stucchi furono eseguiti da Procopio Serpotta, mentre gli affreschi furono opera di Antonio Grano. La facciata, su disegno tardo cinquecentesco, è posta su una gradinata; sulle aperture sono state collocate delle nicchie che ospitano le statue della Vergine della Grotta col Gesù, Sant'Ignazio e San Francesco. L’interno, grandioso, è a croce latina con tre navate e profonde cappelle laterali intercomunicabili. La dimensione imponente e l’esuberante decorazione, che ricopre senza soluzione di continuità tutta la superficie, ne fanno un insieme di incredibile espressività barocca; infatti, l’interno della chiesa è uno dei più rappresentativi ed omogenei prodotti della decorazione detta “a marmi mischi”.
Al primo piano è collocato l’Oratorio del Sabato decorato da pregevoli stucchi del 1740 realizzati da Procopio Serpotta e da un affresco, posto sulla volta che rappresenta l’Incoronazione della Vergine eseguito da Filippo Randazzo. Inoltre è possibile visitare il Museo, il quale si estende su più livelli. Nelle varie sale tematiche dedicate al "Tesoro dei Gesuiti" sono esposti molti arredi sacri, pregevoli paliotti, raffinati astensori e varie suppellettili in corallo e argento della produzione artigianale trapanese del sec. XVII e XVIII.
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