Proseguimento dei Bastioni di Porta Venezia, Porta Nuova venne costruita (dal 1811 al 1813) lungo un'antica via romana che collegava la città con la Brianza. Importante commercialmente era la sua posizione vicino al naviglio della Martesana allora esistente, e la sua costruzione contribuiva al nuovo riassetto urbanistico anulare attorno ai bastioni, il cui scopo militare difensivo era ormai cessato, favorendo lo sviluppo urbano a nord della città.
La porta è un arco trionfale, richiamante lo stile ionico, ad un fornice costruito in blocchi di arenaria giallastra, ornato da bassorilievi, che collega i due caselli daziari porticati, anch'essi in arenaria, collocati simmetricamente ai due lati.
L'arenaria utilizzata è molto friabile, per cui le decorazioni di cui il monumento è ornato esteriormente sono soggette ad erosione nel tempo, e parte delle sue ornamentazioni originarie oggi sono scomparse o scarsamente visibili.L’abate Zanoia, professore di architettura e segretario dell’Accademia di Belle Arti in Brera fu molto criticato dai contemporanei per la discordanza di stile tra l’arco e i due edifici laterali;apprezzata, invece, l’altra figura della “Vittoria” di Camillo Pacetti, nella facciata rivolta alla città e la raffigurazione della “Fama” nell’altro lato, opera di Luigi Acquisti.
Attualmente, il “Progetto di Porta Nuova” è il nome dato al progetto di riqualificazione che sta interessando parte del centro della città, e con i suoi 360 mila metri quadrati di nuove strutture, rappresenta il più grande progetto del genere attualmente in Europa.
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