I dati geologici e paleoambientali indicano che durante l'antica età del Bronzo (ca 1800 a.C.), lungo il Fiume Mincio, a valle dell'attuale città di Mantova, si sviluppò un lago di origine naturale. L'attuale assetto dei laghi di Mantova fu però creato nel 1190 ad opera dell'ingegnere bergamasco Alberto Pitentino. Essendo queste opere idrauliche, un monumento di ingegneria idraulica, antiche di oltre otto secoli, si è indotti a pensare che i laghi di Mantova siano anch'essi "laghi naturali" anziché sbarramenti fluviali artificiali. Il lago Paiolo fu poi prosciugato alla metà del '700, così che la città di Mantova si trasformò in una penisola. I laghi di Mantova dal 1984 sono parte integrante del Parco del Mincio.
Il Lago di Mezzo è più piccolo degli altri come estensione e volume ma è quello che raggiunge la profondità maggiore, 15 m. È regolato a una quota di 15 m s.l.m. come il lago Inferiore dal quale è diviso dalla diga e dal ponte di San Giorgio già esistente nel 1199. Ponte coperto e con ponte levatoio, dopo la scomparsa della copertura, nei primi decenni del 900 ne sono state interrate le arcate.
Nelle acque del lago di Mezzo si può rinvenire un rarità autoctona, il Trigoi, Trapa natans, chiamato anche castagna d'acqua, a causa di frutti commestibili che si raccolgono nel tardo autunno.
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