×
LA TUA GUIDA
Ispirati

Esplora
Biglietti e tour
Compara hotel
San Miniato
San Miniato
Gita da 1 giornata da Lucca
Aggiungi alla mia guida

Il regno del tartufo

San Miniato sorge sulle pendici di una verde collina situata a metà strada tra le città di Pisa e Firenze. Il paesaggio che caratterizza il borgo è molto suggestivo: gli edifici di epoca medievale, i prati, la campagna e l’Arno che scorre a pochi passi dal centro, rendono incantevole questa città ricca di storia. Il centro, inoltre, sorge lungo la via Francigena, un percorso che collegava, in epoca medievale, l’Europa settentrionale a Roma e vedeva la circolazione di idee, popoli e culture.

San Miniato, anticamente denominata “San Miniato al Tedesco”, ha un remoto passato connotato dalla presenza della stirpe germanica: Federico II di Svevia fece costruire la Rocca e vi impose il suo vicario per la Toscana. Durante la seconda guerra mondiale, parte della Rocca di Federico II andò distrutta per mano dei tedeschi e cinquantacinque civili, che si erano rifugiati all’interno del duomo, persero la vita a causa dell’esplosione di una granata: in seguito a questi tragici accadimenti, San Miniato al Tedesco prese a chiamarsi semplicemente San Miniato. Le origini di San Miniato sono indubbiamente antiche: numerose tracce di civiltà antecedenti l’età romana segnalano il forte interesse storico della cittadina la quale deve le proprie fortificazioni ai longobardi, che vi si insediarono in epoca medievale. Dopo un lungo periodo di appartenenza a Firenze, nel 1925 San Miniato entrò a far parte della provincia di Pisa.

Grazie al suo fascino e alla capace conservazione dei beni culturali, San Miniato riesce ad attirare un pubblico molto vario: dai turisti, agli amanti della tradizione enogastronomica, ai numerosi fedeli che vi fanno visita per il suo prestigioso monastero.

Oltre al centro storico, molto interessanti sono anche i borghi di Corazzano, noto per l’antica pieve di San Giovanni, di Montebicchieri, paese oggi disabitato, caratterizzato dal castello del 1200 e di Ponte a Egola, centro rinomato per la lavorazione del cuoio.

Tra le tante manifestazioni che si svolgono nel contesto samminiatese, imperdibile è l’appuntamento con la “Mostra Mercato del tartufo bianco di San Miniato”: l’eccellenza di un prodotto pregiato come il tartufo trova conferma nel nome che gli intenditori gli hanno attribuito, cioè quello di “oro bianco”. Per la tutela e la valorizzazione di questo prodotto, i tartufai hanno istituito un master in collaborazione con il Comune di San Miniato e l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Toscana. Questo fungo pregiato porta con sé un’antica tradizione e una grande storia: un esemplare di tartufo bianco, nel 1954, fu offerto addirittura al Presidente degli Usa Eisenhouer. La Mostra Mercato si svolge, dal 1969, durante gli ultimi tre fine settimana di novembre in piazza del Duomo.

San Miniato è una meta molto ambita per la tradizione enogastronomica che la caratterizza: oltre al tartufo, l’area sanminiatese è celebre per la coltivazione dei pomodori grinzosi, dell’oliva mignola, dei carciofi e del tabacco Kentucky, usato per la fabbricazione dei famosi sigari toscani. L’importanza di questi prodotti, legati al territorio fin dall’antichità, risiede nella loro indubbia qualità, che ha reso possibile lo sviluppo di una cucina genuina molto apprezzata. 

Due eventi sanminiatesi di particolare interesse sono la “Festa degli aquiloni”, che ha luogo ad aprile sul prato della Torre Federiciana, e i “fuochi di San Giovanni”, che vengono accesi durante la sera del 23 giugno sullo stesso prato, dopo la distribuzione di lanterne, dette “rificolone”, agli astanti.