Chiamata più comunemente Voltone è la piazza ponte più grande d'Europa. Realizzata dall'ingegner Luigi Bettarini, rappresentò una soluzione elegante ed originale per collegare la vecchia e la nuova città dopo l'abbattimento dei vecchi bastioni medicei.
Dalla piazza è possibile ammirare la Fortezza Nuova, il quartiere del Pontino, la Via Grande, asse principale del Pentagono del Buontalenti e la via de Larderel. Ospita le statue degli ultimi due granduchi della Toscana, Ferdinando III e Leopoldo II; il primo, opera delle scultore Francesco Pozzi, rappresenta il Granduca che indica, con la mano destra, i nuovi acquedotti che per merito suo portarono l'acqua di Colognole a Livorno.
Nel piedistallo vi sono due bassorilievi, uno di Temistocle Guerrazzi raffigura il Granduca che dirige la grande opera dell’acquedotto, l’altro di Ulisse Cambi mostra Ferdinando che incoraggia le arti, le industrie e il commercio.
La statua di Ferdinando III, detto Canapone per il colore dei suoi capelli, in realtà è una copia di quella originale opera dello scultore Paolo Emilio Demi, poiché il 6 maggio 1849 pochi giorni prima dell’invasione austriaca a Livorno un gruppo di cittadini la rovinò, fu quindi tolta dalla sua collocazione e solo nel 1958 posta in piazza XX Settembre. La copia è opera dello scultore Emilio Santarelli. Sul basamento sono visibili due bassorilievi, uno del Demi raffigurante il Granduca che conforta la Maremma, l’altro di Giovanni Puntoni raffigurante Leopoldo che assiste alla deposizione della prima pietra del Molo Novo.
Vi erano inoltre due lapidi che esaltavano l’operato di Leopoldo II. Nel 1865 il Municipio fece togliere queste lapidi che furono sostituite nel 1868 con la dichiarazione antigranducale dell’Assemblea toscana e il risultato del Plebiscito che decise l’annessione della Toscana al regno Sabaudo di Vittorio Emanuele II. La piazza è arricchita da griglie, colonnine in bronzo, panchine in marmo e lampioni.
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