Fortezza medicea voluta dal Granduca Ferdinando dei Medici per proteggere la città verso nord. Il disegno è attribuito a Don Giovanni dei Medici, figlio naturale di Cosimo I assistito dagli architetti Vincenzo Buonanni e Bernardo Buontalenti.
La prima pietra fu posta il 10 gennaio 1590. In origine la fortezza si estendeva su di una superficie doppia di quella attuale tanto da arrivare al ponte di marmo all’inizio della via Borra. La struttura presenta una architettura militare più complessa rispetto alla Fortezza Vecchia con l’uso dei terrapieni come ulteriore difesa alle mura che si gettano a scarpata nell’acqua. E’ caratterizzata da mattoncini rossi e da pietra serena che la percorre perimetralmente.
La Fortezza Nuova venne in parte abbattuta per fare spazio ai due nuovi quartieri della Venezia e di San Marco, realizzati per far fronte alla forte crescita demografica avvenuta nel ‘700.
Si accedeva alla Fortezza grazie ad un ponte levatoio. Bombardata durante la Seconda guerra mondiale, è stata ricovero anche per molti livornesi rimasti senza casa, che vi alloggiarono fino al 1968.
Successivamente è stata restaurata e adesso ospita un parco pubblico ed un salone per cerimonie o manifestazioni culturali.
All’ingresso dell’edificio è presente una lapide che commemora i caduti per la Libertà della Patria e un busto di Giuseppe Mazzini.
Nel parco è presente un cannone bronzeo puntato verso Porta San Marco in ricordo delle giornate del 10 e 11 maggio del 1849 e della coraggiosa difesa del popolo livornese.
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