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La città di Leonardo

Sulle pendici del Montalbano, tra Firenze e Pistoia, sorge la pittoresca Vinci. La città di Leonardo, nato nella località di “Anchiano” il 15 aprile del 1452, è dominata dal Castello dei Conti Guidi: la nobile casata si impossessò del borgo attorno all'anno Mille e lo guidò fino al 1254. Vinci fu quindi conquistata da Firenze e trasformata in Comune nel 1273. Tuttavia, sorgendo sul confine occidentale dello stato fiorentino, il borgo fu esposto a frequenti tentativi di espugnazione da parte delle potenze nemiche.
Il Castello dei Conti Guidi ha una particolare forma ellittica, per la quale è stato sempre chiamato Castello della Nave: la forma prolungata della struttura, assieme all'elevata torre, ricordano, infatti, la sagoma di una barca a vela.


Il massiccio collinare che ospita Vinci è caratterizzato da terrazzamenti sorretti da tipici muri a secco, tappezzati di oliveti e vigneti; tra le produzioni viticole più rinomate, spiccano il rosso Sangiovese e il bianco Trebbiano. Dalle medesime uve si ricava il Vin Santo, un vino da dessert, da gustare assieme ai “cantuccini”, deliziosi biscottini con le mandorle. Preparati con un impasto di farina, uova, lievito, mandorle ed essenza di zagara, si consumano, secondo la tradizione, inzuppati nel Vin Santo. 

Nel mese di giugno, Vinci diventa un delizioso borgo rinascimentale, in occasione dell'evento Menar Mascelle all'ora di Cena: la piazza del Castello si trasforma in una taverna all'aperto, dove camerieri in costume, giullari e musici servono piatti della tradizione toscana, intrattenendo i commensali. Luglio è invece il mese della Festa dell'Unicorno, un'importante manifestazione dedicata al mondo del fantasy, animata da tornei di magia, sfilate in costume e numerose altre attività. Le giornate dell'Unicorno includono l'avvincente partita di calcio storico, il Tenzon di Palla, e il tradizionale Volo di Cecco Santi: dopo la sfilata in costume, i figuranti si dirigono verso le mura del borgo dalle quali gettano il fantoccio di Cecco Santi, antico capitano che tradì Vinci.