Spianata da Andrea Malatesta intorno al 1400, fu denominata 'Piazza Inferiore' e quindi 'Maggiore'. Vi prospettano Palazzo Municipale, Rocchetta di Piazza con Torrione del Nuti e Loggetta Veneziana, e Fontana Masini. Ospita il mercato ambulante (mercoledì e sabato mattina) ed il nucleo della Fiera di San Giovanni (giugno).
Sede principale dell’annuale fiera di San Giovanni e del mercato ambulante (ogni mercoledì e sabato mattina, è il maggiore della Romagna), è conosciuta da tutti i cesenati con il semplice appellativo di “Piazza”.
Di una “Piazza Inferiore” (in contrapposizione alla “Piazza Superiore” che doveva trovarsi di fronte all’antica chiesa di San Giovanni Evangelista, l’attuale Piazzetta Cesenati del 1377) si ha notizia fin dall’antichità, quando l’antica Via Emilia (oggi il budello acciottolato prospiciente Viale Mazzoni) la tagliava nel suo percorso verso Rimini. Ma la realizzazione della piazza nelle forme odierne si deve ad Andrea Malatesta, che per far questo dovette spianare parte delle pendici del Colle Garampa: si era intorno al 1400, la vita della città si stava spostando definitivamente verso il piano e la Piazza, da allora definita “Maggiore”, divenne sede dapprima della Signoria, poi del Governatore pontificio, infine (1722) dell’Amministrazione Comunale. Inoltre, assunse fin da subito l’onore di luogo privilegiato per manifestazioni pubbliche e per il mercato cittadino. Dal 1469, ad esempio, vi si tenne per qualche secolo, nel periodo di Carnevale, la cosiddetta “Giostra d’incontro”; in estate, invece, aveva luogo la Fiera d’Agosto; infine, già nel ‘600 era sede principale della Fiera del patrono San Giovanni, rimasta ancor oggi in auge.
Ornata fin dalla fine del ‘500 dalla Fontana Masini, ”Piazza Maggiore” era fino all’Unità d’Italia chiusa sui quattro lati; il successivo smembramento del borgo Chiesanuova (1861-96) la privò di un lato, particolare che la rende particolarmente attraente; nel 1984 venne infine ripavimentata con ciottoli del fiume.
Il lato della piazza che dà verso nord presenta una caratteristica teoria di negozi ed abitazioni, rotta soltanto dalla barocca facciata della Chiesa dei Ss. Anna e Gioacchino. Ad angolo con il palazzo che anticamente ospitava il celebre Albergo Leon D’Oro, si diparte la medievale via Zeffirino Re.
Tornando a Piazza del Popolo (denominazione acquisita dopo la Seconda Guerra Mondiale, dopo essersi chiamata Piazza Vittorio Emanuele in epoca fascista), il lato verso le colline presenta gli edifici di maggior interesse storico: il Palazzo Comunale o Albornoz, la Rocchetta di Piazza sormontata dalla Loggetta Veneziana e terminante col Torrione del Nuti. Infine, al centro della Piazza, la gentile Fontana Masini , uno dei simboli di Cesena.
Sei del posto? Cosa ne pensi di Piazza del Popolo?
Loggati per suggerirlo!