Palazzo Sirotti Gaudenzi è un edificio storico sito a Cesena, nella contrada Chiaramonti. Eretto alla fine del secolo XVIII sulla base di edifici precedenti (di presumibile età malatestiana), il palazzo è sorto come residenza dei conti Pasolini, dai quali è stato poi trasferito alla famiglia patrizia Sirotti Gaudenzi. La sobria ed elegante facciata neoclassica ospita i bassorilievi di sei divinità (tra cui il fiume Savio, simbolo di Cesena). Gli interni sono decorati con le opere di Felice Giani e Giovan Battista Ballanti Graziani. Si accede al piano nobile tramite uno scaloncino caratterizzato dalla presenza di una galleria cieca che ospita due monumentali tempere (una raffigura Arianna con ghepardo e l'altra riproduce un maestoso Masaniello, figura del tutto sorprendente nell'ambito di un edificio patrizio). Nel salone principale sono presenti la grande tela di Felice Giani dedicata a Marco Atilio Regolo e i due più rappresentativi lavori di Ballanti Graziani ("Sacrificio pagano" e "Le tre grazie"). La sala azzurra presenta opere di Pietro Piani ed altri stucchi del Ballanti Graziani (raffiguranti putti dorati), mentre la successiva sala verde ha una volta su cui sono rappresentati motivi floreali. La sala ottagonale è abbellita dalla tela di Felice Giani raffigurante il banchetto delle Eumenidi. Nel salone rosa campeggiano decorazioni in stile pompeiano. Una ulteriore grande sala (detta "sala del Fauno") è decorato dal Giani. I principali ambienti del piano nobile sono collegati tra loro da una originale galleria decorata da motivi neoclassici e grottesche. Tra questi, si segnala la saletta ovale, vero gioiello neoclassico, che presenta la tela del Giani raffigurante "Amorini che danzano". Al secondo piano vi sono altre sale che possono essere ricondotte al ciclo di Giani. È presente, in particolare, una grande sala nuziale (detta "sala della musica"), caratterizzata da una eccellente acustica e decorata con le immagini di alcune muse e con una tela dello stesso Giani che rappresenta una manifestazione artistica nell'antica Roma. Annessa alla "sala della musica", si trova la biblioteca, arricchita da decorazioni con le storie di Edipo. Il salone dell'ultimo piano ospita alcune belle scene attribuibili alla scuola di Ferdinando Galli da Bibbiena. In una delle corti del palazzo è presente una torre medievale (probabilmente oggetto di modifiche nel sec. XIX) che, secondo la tradizione, ha ospitato San Carlo Borromeo, durante i propri soggiorni cesenati.
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