Il palazzo edificato dagli stessi Moroni tra il 1636 ed il 1666 si trova nel cuore della Città Alta di Bergamo. La facciata lungo la via di Porta Dipinta si presenta assai estesa e sobria, in netto contrasto con l’impronta barocca data da G.G. Barbelli, autore degli affreschi che decorano la maggior parte delle sale e dai cui soggetti le stesse prendono il nome: sala dell’Età dell’Oro, dei Giganti, dell’Apoteosi d’Ercole ed infine della Gerusalemme Liberata. Nell’Ottocento tutto il piano nobile subirà ammodernamenti, nonché una radicale trasformazione di alcune sale, con tappezzerie, affreschi e decori che ben mostrano il gusto e lo stile di vita del XIX secolo. La dimora, diventata nel 2009 Fondazione museale, ha mantenuto la sua peculiarità di casa abitata e si presenta di conseguenza completamente arredata e la sua eccellenza è senza dubbio da ascrivere alla collezione di pittura, soprattutto lombarda, tra cui spiccano capolavori di G. B. Moroni, Bernardino Luini, Giambettino Cignaroli e Cesare Tallone. Un vasto giardino terrazzato si estende a sorpresa partendo dalla balconata interna ed include una torre medioevale,degli eleganti parterre ed una sezione ad “ortaglia”.
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